Cose Riposte

veli, disvelamenti e velieri

Creato da LadyXenia il 17/07/2010

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Te l'ho detto: sei mezza matta ma sei saggia. Ti...
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Sempre e comunque

Post n°59 pubblicato il 18 Novembre 2010 da LadyXenia

 Mi hai detto "je suis ici", con quell'aria infatti un po' francese e quel tuo sguardo da "io sò io e voi non siete un c...!"

Quello sguardo che da mesi cerco inutilmente di copiare: è inutile, mi viene da ridere.

Non è il mio sguardo: è il tuo.

Da farfalla diafana, da ballerina che attraversa la vita con levità ineguagliabile.

Mi hai abbracciato stretta oggi e mi hai detto "A te non voglio, non posso mentire"

C'è un nuovo piccolo cuore che batte ora nel tuo ventre ed io non so far altro che tenerti strettissima a me e dirti, sperando che tu lo senta, che io ci sarò, ci sarò sempre e comunque per te.

So che adesso tutto dentro di te è campo di battaglia: una lotta tra amore e razionalità, tra il tuo sentirti ancora figlia ed il tuo essere già donna.

Non ho mai voluto figli finora, lo sai. In me ha sempre vinto la razionalità, la paura di nuove responsabilità e, chissà, forse anche quella di non essere all'altezza, ma in te sto incitando una scelta diversa, perchè, se è vero che i figli bisogna volerli, è altrettanto vero che sono l'unica cosa davvero importante che lasceremo di noi.

Così, spero che tu ascolti quel nuovo piccolo cuore che batte in te e non il tuo cervello che grida le sue razionali ragioni.

Si. Domani ti abbraccerò stretta ancora una volta ed è questo che ti dirò, ma io, per te, ci sarò sempre e comunque.

 
 
 

Il mondo

Post n°58 pubblicato il 07 Novembre 2010 da LadyXenia

A un uomo del villaggio di Neguà, sulle coste della Colombia, accadde di salire fino in cielo. Al suo ritorno, raccontò. Disse che di lassù era stato a guardare la via degli uomini. Disse che siamo un mare di fuocherelli. "Il mondo è fatto così", rivelò, "Un mucchio di gente, un mare di fuocherelli"
Ogni persona brilla di luce propria in mezzo a tutte le altre. Non esistono due fuochi uguali. Ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi di tutti i colori. C'è gente di fuoco sereno, che non si cura del vento, e gente di fuoco pazzo, che riempie l'aria di faville. Certi fuochi, fuochi sciocchi, non fanno lume nè bruciano. Ma altri ardono la vita con tanta passione che non si può non guardarli senza strizzare gli occhi; e chi si avvicina va in fiamme
Da "Il libro degli abbracci" di Eduardo Galeano

 
 
 

Penelope alla guerra - O. Fallaci

Post n°57 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da LadyXenia

Prevengo possibili domande dicendo che si, è l'autunno.

Ed ora un incipit che mi pare molto bello e tristemente vero.

"E non dar retta a chi dice che il destino ce lo fabbrichiamo da noi o che la Provvidenza ci protegge: non ti protegge nessuno dal momento in cui nasci e piangi perchè hai visto il sole. Sei sola, sola e quando sei ferita è inutile che tu aspetti soccorso perchè non v'è genitore o amante o fratello che possa perdere tempo per te: essi si chinano più o meno a lungo su di te, magari ti fasciano e ti danno da bere, ma poi riprendono irrimediabilmente la strada dove saranno a loro volta feriti......
....Tu ritorni, Giò, col cervello ed il cuore sbranati da una ferita gravissima: ma gli altri lo ignorano perchè nelle apparenze tu sei come prima. Lasciali in questa illusione. Non raccontare che sei cambiata, non raccontare la guerra che ti ha fatto cambiare. La tribù dove vivi non sa cosa farsene dei martiri e degli stessi eroi. Essi vanno contro le regole, essi turbano la coscienza dei semplici, essi sono i pazzi in un mondo di savi. Devi tacere o mentire se non vuoi spaventarli. E ricordati che queste parole le scrisse con rimpianto, con amore , l'unico uomo col quale avresti potuto non tacere e non mentire...
"

 
 
 

Nulla due volte - W. Zrymboska

Post n°56 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da LadyXenia

Nulla due volte accade
né accadrà. Per tale ragione
si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione.

Anche agli alunni più ottusi
della scuola del pianeta
di ripeter non è dato
le stagioni del passato.

Non c'è giorno che ritorni,
non due notti uguali uguali,
né due baci somiglianti,
né due sguardi tali e quali.

Ieri, quando il tuo nome
qualcuno ha pronunciato,
mi è parso che una rosa
sbocciasse sul selciato.

Oggi, che stiamo insieme,
ho rivolto gli occhi altrove.
Una rosa? ma cos'è?
Forse pietra, o forse fiore?

Perché tu, malvagia ora,
dai paura e incertezza?
Ci sei - perciò devi passare.
Passerai - e qui sta la bellezza.

Cercheremo un'armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d'acqua.

 

 
 
 

Labirinti d'Autunno

Post n°55 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da LadyXenia

Oggi una pioggerella sottile, fastidiosa e persistente spazza le vie della mia città.

E’ arrivato anche un po’ di freddo, ma devo dire che non disturba più di tanto il mio umore, che comunque è già sul malinconico.

Autunno: si sta come sugli alberi le foglie. Già.

Ieri sera riflettevo sull’impermanenza o, come diremmo noi gaudenti occidentali, sul “carpe diem”.

Cogli l’attimo, ossia prenditi ciò che ogni giorno ti regala, senza pensare al domani.

In effetti, ho sempre vissuto più come una cicala che come una formica.

Forse perché l’impermanenza io ce l’ho dentro, proprio congenita.

Se dovessi delineare il tratto dominante del mio carattere direi senz’altro l’irrequietezza, unita ad una certa voluta leggerezza nel vivere.

Beh… facile. Quando vieni concepita come un fulmine a ciel sereno da due genitori che anagraficamente avrebbero potuto essere i tuoi nonni capisci subito che ti conviene abituarti alle scosse telluriche, a non aver terreno saldo sotto i piedi.

Non ho alcun merito in questo: in pratica nasci già saggia.

Poi inizi ad amare questo tuo modo di essere, in perenne movimento, in sempiterna evoluzione.

Qualcuno la chiama volubilità, ma non è così. E’ solo voglia di scoprire cose nuove, di vedere l’orizzonte oltre l’orizzonte che già vedi.

Di per sé non considero i cambiamenti come una cosa negativa, sono sempre una grande sfida con noi stessi, dalla quale possiamo uscire rinforzati oppure momentaneamente distrutti, ma pur sempre rinnovati e poi, parliamoci chiaro, ci sono dei cambiamenti ai quali non puoi opporti, ma che puoi sfruttare come una nuova opportunità.

Se solo pensassimo a noi stessi come una fonte infinita di potenzialità da far emergere, non ci sentiremmo mai “arrivati”, neanche a 40, 50, 60 anni.

Sto rileggendo ed in effetti non so neanche io dove volevo arrivare, né trarre una qualche morale da questo guazzabuglio di pensieri, però una cosa l’ho capita.

Ad ognuno di noi tocca percorrere il proprio personale labirinto ed il modo migliore di farlo è sempre a testa alta e senza paura.

Buona vita

 

 

 

 
 
 
 
 

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