Creato da titti.yellow il 21/08/2014
 

ALDEBARAN

E LE STELLE STANNO A GUARDARE

 

 

Incontro

Post n°3 pubblicato il 27 Agosto 2014 da titti.yellow

 

E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei, 
la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due. 
Il sole che calava già rosseggiava la città 
già nostra e ora straniera e incredibile e fredda: 
come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia... 

Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi, 
dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi: 
"cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi, 
ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via". 
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia... 

E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi, 
per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi. 
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway, 
il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste: 
la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste... 

Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì 
ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films: 
come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale, 
ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio: 
povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto... 

E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà... 
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa... 
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento, 
le luci nel buio di case intraviste da un treno: 
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."

                                        Francesco Guccini

 
 
 

Il rimedio

Post n°2 pubblicato il 24 Agosto 2014 da titti.yellow

 

Più lontano della luna, più lontano del mio cuore 
Sono sempre le stesse parole che si scrivono sui muri 
Mi hai fottuto un'altra volta coi tuoi baci al veleno 
Vorrei essere cattivo 
Ma quello che siamo è quello che abbiamo 
E quello che abbiamo si vede 

Più lontano della luna 
Anche più lontano di un'altra città 
Del mio amore dovrai spogliarti 
Dovrai spogliarti ora 

I bambini stanno bene 
Per loro ogni giorno è differente 
Ci mancavi alla tua festa 
Ma quello che siamo è quello che abbiamo 
E' come la gente ci vede 

Che vita è questa, che vita è stata 
Mai più saggezza, mai più 
Se c'è un rimedio io corro da te 
Senza una mano che mi sfiori 
Io corro da te 

Se questo orgoglio è un gran sentimento 
Come la gente dice 
Io non sopporto di giorno e di notte 
Il male che mi fa 

Che vita è questa, che vita sarà 
Mai più saggezza, mai più 
Se c'è un rimedio io corro da te 
Senza una mano che mi sfiori 
Io corro da te 

Un campo di grano e lo spazio profondo 
Sono tutta una strada 
Senza una luce ti devo cercare 
Oh povero me 

Nessuno sa, nessuno mi vede 
Che corro da te 
Mai più saggezza, mai più 
L'amore è forte, Dio lo sa 
Se ci vorrebbe fedeltà 
L'amore è grande e io sto qua 
In una città lontana 
In una città straniera 

Che vita è questa, che vita sarà 
Mai più saggezza, mai più

                                        Ivano Fossati

 
 
 

LASCIATE CHE SIA FELICE

Post n°1 pubblicato il 22 Agosto 2014 da titti.yellow

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice

                         Pablo Neruda

 
 
 
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