AGAPE

LE CONTRADDIZIONI DEI NOSTRI TEMPI di Giovanni Paolo II


...A Due anni dalla morte di  Giovanni Paolo II....Lui parlo' molto di contraddizioni dei nostri tempi e io oggi lo voglio ricordare a me stesso e a voi con le sue parole... di 26 anni fa....1980 enciclica "dives in misericordia""Siamo, noi tutti che viviamo al presente sullaterra, la generazione che è consapevole dell'approssimarsidel terzo Millennio e che sente profondamente la svolta chesi sta verifìcando nella storia. La presente generazioneavverte di essere privilegiata, perché il progresso le offremolte possibilità, appena qualche decennio fa insospettate.L'attività creatrice dell'uomo, la sua intelligenza e il suolavoro, hanno causato profondi cambiamenti sia nel campodella scienza e della tecnica, come nella vita sociale eculturale. [...] esistono nello stesso tempo difficoltà, chesi dimostrano anzi in aumento. Esistono inquietudini eimpotenze, che costringono ad una risposta radicale chel'uomo sente di dover dare. Il quadro del mondocontemporaneo presenta anche ombre e squilibri non sempresuperficiali. ...[...] accanto agli uomini ed alle società agiate e sazie,viventi nell'abbondanza, soggette al consumismo e algodimento, non mancano nella stessa famiglia umana né gliindividui né i gruppi sociali che soffrono la fame. Nonmancano i bambini che muoiono di fame sotto gli occhi delleloro madri. Non mancano in varie parti del mondo, in varisistemi socioeconomici, intere aree di miseria, dideficienza e di sottosviluppo. Tale fatto è universalmentenoto. Lo stato di diseguaglianza tra uomini e popoli nonsoltanto perdura, ma aumenta. Avviene tuttora che accanto acoloro che sono agiati e vivono nell'abbondanza, esistonoquelli che vivono nell'indigenza, soffrono la miseria espesso addirittura muoiono di fame; e il loro numeroraggiunge decine e centinaia di milioni. È per questo chel'inquietudine morale è destinata a divenire ancor piùprofonda. Evidentemente, un fondamentale difetto o piuttostoun complesso di difetti, anzi un meccanismo difettoso staalla base dell'economia contemporanea e della civiltàmaterialistica, la quale non consente alla famiglia umana distaccarsi, direi, da situazioni cosi radicalmenteingiuste."Queste sono parole scritte ventisei anni fa... e purtroppo contutta la positivita' che mi sforzo ogni giorno di acquisire alriguardo.... non posso che che essere pessimista anche perquesto secolo che abbiamo appena iniziato..Cerco spesso il famoso "senso della vita" ma piu lo cerco,piu mi rendo conto che non posseggo ancora tante informazioni indispensabili e che il mio sguardo e' veramente troppo ristretto per poter anchelontanamente scorgere il vero significato o i verisignificati della mia presenza sulla terra...ma continuero' a cercare... adoro guardare dentro di me e intorno a me.