INIZIO DALLA FINE

DEVO PER FORZA SCRIVERE...


....perche' a parlare non riesco.ci saranno errori.alcune volte parlero' con una sola persona.e Lei sa chi e'.alcune volte raccontero' ricordi ,sogni sensazioni...dicono che i miei scritti somigliano ai libri di Rossana Campo.leggi "piu' forte di me".mi e' sembrata la mia biografia.chissa'...quello che scrivo potra' anche piacere a qualcuno...potrebbe anche essere pubblicato un giorno.oggi 13 gennaio 2012 .il mio cervello pian piano diventa lucido.ho buttato tutte le medicine nel fuoco.la notte e' un dormiveglia pieno di sogni e di incubi.mi sveglio di continuo.cerco il mio cane accucciato accanto a me e mi ricopro con le coperte calde fuori c'e' freddo e loro mi abbracciano.e ricomincio il mio viaggio."simula suicidio"e' proprio brutto...dopo 15 giorni di stanchezza,sono tornata a casa,ho buttato il mio piccolo "tesoro" e ho preso delle pillole.ma il cane non doveva soffrire...non potevo solo pensare a me.lei doveva venire con me.chi se ne sarebbe occupato?solo che penso che i farmaci vadano presi tutti insieme.cosi' ti fai una lunga dormita senza ritorno,ma io volevo andarmene con la mia piccolina.non potevo vederla morire.cosi' ho fatto un po' per uno finche' sono ovviamente diventata incapace di ragionare e allora mi hanno fermato.ricordo solo che mi sono trovata i carabinieri in camera.poi l'ospedale.inutile parlare con uno psichiatra.non e' proprio che rifiuto le cure mediche.e' che io sono un pozzo di segreti e non riesco a dire certe cose...sono scappata da mio marito,ma poi per proteggerci,visto che dicevano che avevamo una relazione l'ho fatto tornare.come alibi.facendo del male a me e a lui,ma tu eri salvo.nessuno ha piu' parlato di noi.tua moglie si e' tranquillizzata.il giorno lavoravo sodo,la notte trascorrevo ore tormentate in dormiveglia.in preda all'ansia.mio marito mi ha impedito di alzarmi per farmi passare l'ansia ,addormentarmi magari di fronte alla tv ....sarebbe bastato poco.me l'ha impedito perche' lo svegliavo.anche se lui durante il giorno non faceva NULLA.cosi' e' cominciata l'avventura del valium sotto il letto.perche' stare a letto a girarmi e rigirarmi mi faceva diventare rigida come un pezzo di legno.poi arrivava la rigidita' allo stomaco e poi l'affanno.ma non potevo non dormire.la giornata successiva al lavoro sarebbe stata troppo dura,non sapevo neppure in quale citta'.cosi' scolavo un po' di valium e dormivo.il valium in quel tempo mi faceva stare bene.mi dava un po' di pace.cancellava pensieri e sogni e io ripartivo ogni mattina da zero.come una vergine.tu e il lavoro eravate inseparabili.quindi il mio unico amore da proteggere e difendere.sacrificando anche la mia esistenza perche' a differenza di te,io,non avevo nulla da perdere.