Profumo di Lavanda

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LA FRASE DEL GIORNO...

Anche se ciò che puoi fare è soltanto una piccola goccia nel mare,
può darsi che sia proprio quella a dare significato alla tua esistenza.
~ Romano Battaglia da Un cuore pulito ~

 

 

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Citazioni nei Blog Amici: 7
 

 

La nostra voce è importante..

Post n°27 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da yule1959
Foto di yule1959

Durante le ultime due settimane  sono stati assassinati 27 indigeni nei Dipartimenti del Cauca, Nariño e Caldas. Le aggressioni hanno prodotto fino ad ora il ferimento di 28 persone, decine di sparizioni e centinaia di casi di minacce e intimidazioni contro i manifestati in diverse regioni del paese. Pochi giorni fa il Governo colombiano – per legittimare il ricorso alla repressione – ha dichiarato lo Stato di Emergenza Interna.. Nella comunità de La Maria, nel Cauca, 15.000 indigeni sono accerchiati dall'esercito e la possibilità che l'accerchiamento si traduca in un massacro è purtroppo sempre più vicina. Nel frattempo al Popolo U'wa pronto a marciare è stata impedita dal Battaglione Energetico e Vial numero 1 la partecipazione alla mobilitazione pacifica nel dipartimento di Boyacá. 

..….LA VOSTRA VOCE è IMPORTANTE

INVIANDO una mail (in italiano e spagnolo):

"Denunciamo la gravità della situazione dei Popoli Indigeni della Colombia, manifestiamo il nostro sostegno alla Mobilitazione Nazionale di Resistenza Indigena e Popolare e chiediamo al Governo Colombiano di garantire le condizioni per lo sviluppo della libera protesta nelle diverse regioni e di dare risposta alle richieste avanzate.

Chiediamo al Governo italiano, al Sistema delle Nazioni Unite e agli organismi internazionali presenti in Colombia di contribuire con i mezzi a loro disposizione a garantire l'effettivo rispetto del diritto alla vita, all' integrità fisica, culturale e territoriale dei popoli indigeni e di tutta la società civile colombiana.

Denunciamos la gravedad de la situación de los Pueblos Indígenas de Colombia, manifestamos nuestro respaldo a la Movilización Nacional de Resistencia Indígena y Popular  e instamos al Gobierno Colombiano a garantizar las condiciones para el desarrollo de la libre protesta en las diferentes regiones, y a emprender acciones para dar respuesta a las demandas planteadas.

Invitamos al Gobierno italiano, al Sistema de las Naciones Unidas y a los organismos internacionales presentes en Colombia a hacer seguimiento a la movilización, y a contribuir a que se garantice la vida, la integridad física, cultural y territorial de los pueblos indígenas de Colombia. "

Gli indirizzi delle autorità alle quali inviare le comunicazioni sono le seguenti:SABAS PRETELT DE LA VEGA Ambasciatore colombiano in Italia eroma@cancilleria.gov.co - FRANCO FRATTINI Ministro degli esteri Italia frattini_f@camera.it - FRANCISCO SANTOS Vicepresidente della Repubblica Colombia fsantos@presidencia.gov.co - JUAN MANUEL SANTOS Ministro della Difesa Colombia siden@mindefensa.gov.co - mdn@cable.net.co - MARIO IGUARAN Fiscale Generale della Nazione Colombia  contacto@fiscalia.gov.co - denuncie@fiscalia.gov.co - WOLMAR ANTONIO PEREZ ORTIZ Difensore del Popolo  defensoria@defensoria.org.co - EDGARDO JOSE MAYA VILLAZÒN Procuratore Generale della Nazione anticorrupción@presidencia.gov.co - CARLOS FRANCO Programma Presidenziale per Diritti Umani e Diritto Internazionale Umanitario cefranco@presidencia.gov.co fibarra@presidencia.gov.co - MARCELO CASTRO FOX Rappr. Permanente in Colombia della CIDH castrofox@oit.org.pe - cidhoea@oas.org

Vi chiediamo di inviare la copia delle vostre comunicazioni inviate al seguente indirizzo:
comovsoc@riseup.net e mision@onic.org.co

 
 
 

Catullo. Odio et amo

Post n°26 pubblicato il 03 Ottobre 2008 da yule1959
Foto di yule1959

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

(Ti odio e ti amo. Come possa fare ciò, forse ti chiedi.
Non lo so, ma sento che così avviene e me ne tormento.)

 
 
 

Meditiamo gente..meditiamo!

Post n°25 pubblicato il 03 Ottobre 2008 da yule1959
Foto di yule1959

Il Corriere.it

Il caso L'autista: pensavo dormisse, era lì immobile dal turno precedente

Per ore nessuno lo soccorre
Passeggero muore sul bus

Cardiopatico di 33 anni rimane accasciato sul sedile

ROMA — A lungo, troppo a lungo, accasciato immobile sul sedile di un autobus affollato, protagonista e vittima di una storia di indifferenza metropolitana, senza lieto fine: Giovanni M., giovane cardiopatico di 33 anni, è morto così, dopo una prolungata agonia sulla linea 105, percorso che dalla stazione Termini arriva fino a Grotte Celoni, estrema periferia sud della capitale.

La segnalazione è arrivata mercoledì da una passeggera di quell'affollatissimo autobus, che il giorno prima, intorno a mezzogiorno, era salita sul mezzo all'inizio di via Casilina, pochi metri da Porta Maggiore: «Un giovane, dall'aria per bene, era immobile, riverso sul sedile — ha raccontato — ma si capiva che non dormiva, gocciolava, non sembrava sudore, io ero sicura che fosse morto». Ma Giovanni, si capirà solo dopo, era invece ancora vivo. E magari una segnalazione tempestiva avrebbe potuto, chissà, salvargli la vita. La donna e un'altra passeggera raccontano di aver segnalato la cosa intorno alle 13 di martedì all'autista, il quale inizialmente avrebbe risposto così: «Sì sì... lo so, era già qui quando ho iniziato il turno, il collega mi ha avvertito che c'era un poveraccio che dormiva».

Poveraccio sì, ma non era sonno, era l'agonia di un malato che morirà alcune ore dopo nel vicino Policlinico Casilino. L'autobus, secondo il racconto della donna, si è finalmente fermato poco oltre la borgata di Torpignattara, di fronte a Villa De Santis, e lì tutti i passeggeri sono stati fatti scendere. Presi dalla fretta del quotidiano, non hanno nemmeno fatto in tempo a vedere l'arrivo di un'ambulanza, saliti subito sul bus successivo e convinti comunque che quel corpo immobile fosse già quello di un morto, accasciato su quel sedile fin dal turno precedente, su e giù per chissà quanto tempo per le strade di Roma senza che nessuno si accorgesse di nulla o intervenisse per dare un aiuto. «Un fatto del genere semplicemente non è accaduto, impossibile, una bufala», si affrettavano a spiegare dagli uffici di Atac Trambus mercoledì in serata, oltre 24 ore dopo il fatto.

Storia falsa dunque? «Questo non possiamo dirlo — la risposta — magari non è una storia falsa, solo che a noi non risulta. Nei fonogrammi quotidiani non c'è traccia di questo episodio. Oltretutto, se un caso del genere non porta disguidi al servizio, può essere che non venga segnalato». No, nessuna bufala: un rapporto di poche righe alla polizia di zona, delle ore 21 del giorno dopo l'accaduto, confermerà invece il decesso di Giovanni, ragazzo cardiopatico e già sottoposto in passato a un intervento chirurgico al cuore, ritrovato su un autobus dove si trovava da chissà quanto tempo

 
 
 

Evanescence- My immortal

Post n°24 pubblicato il 03 Ottobre 2008 da yule1959
Foto di yule1959


Sono così stanca di stare qui
Soppressa da tutte le mie paure infantili
E se devi andartene
Vorrei che tu te ne andassi e basta
Perché la tua presenta indugia qui
E non mi lascerà da sola
Queste ferite sembrano non guarire
Questo dolore è troppo reale
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime
Quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure
Ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni
Ma tu hai ancora tutto di me
Mi catturavi con la tua luce risonante
Adesso sono costretta dalla vita che hai lasciato indietro
Il tuo volto pervade
I miei sogni, una volta piacevoli
Che la tua voce ha cacciato via
Tutta la sanità in me
Queste ferite sembrano non guarire
Questo dolore è troppo reale
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime
Quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure
Ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni
Ma tu hai ancora tutto di me
Ho provato così tanto a dirmi che te ne sei andato
ma anche se tu sei ancora qui con me
sono stata sempre da sola

 
 
 

MIA MARTINI - ROBERTO MUROLO - Cumme se fa

Post n°23 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da yule1959

Scinne cu 'mme
nfonno o mare a truva'
chillo ca nun tenimmo acca'
vieni cu mme
e accumincia a capi'
comme e' inutile sta' a suffri'
guarda stu mare
ca ci infonne e paure
sta cercanne e ce mbara'
ah comme se fa'
a da' turmiento all'anema
ca vo' vula'

si tu nun scinne a ffonne
nun o puo' sape'
no comme se fa'
adda piglia' sultanto
o mare ca ce sta'
eppoi lassa' stu core
sulo in miezz a via
saglie cu 'mme
e accumincia a canta'
insieme e note che l'aria da'
senza guarda'
tu continua a vula'
mientre o viento
ce porta la'
addo ce stanno
e parole chiu' belle
che te pigliano pe mbara'
ah comme se fa'
a da' turmiento all'anema
ca vo' vula'

si tu nun scinne a ffonne
nun o puo' sape'
no comme se fa'
adda piglia' sultanto
o mare ca ce sta'
eppoi lassa' stu core
sulo in miezz a via
ah comme se fa'
a da' turmiento all'anema
ca vo' vula'

si tu nun scinne a ffonne
nun o puo' sape'
no comme se fa'
adda piglia' sultanto
o mare ca ce sta'
eppoi lassa' stu core
sulo in miezz a via

 
 
 

Core..

Post n°22 pubblicato il 30 Settembre 2008 da yule1959


Core analfabbeta

Stu core analfabbeta

tu ll'he purtato a scola,

e s'è mparato a scrivere,

e s'è mparato a lleggere

sultanto na parola:

"Ammore" e niente cchiù. 

~ Totò  ~

 
 
 

Un piccolo aiuto.Grazie

Post n°21 pubblicato il 30 Settembre 2008 da yule1959

Il 22 Settembre tre giovani ragazze israeliane – Omer Goldman, Tamar Katz e Mia Tabarin – hanno espresso il loro rifiuto ad arruolarsi nell’esercito israeliano. Tra le 3, Omer è stata condannata il giorno stesso a 21 giorni di prigione. Per le altre 2 ragazze la sentenza ha previsto 5 gg di confino nella base militare, mentre saranno sottoposte ad un nuovo processo domenica prossima. Omer invece dovrebbe uscire di prigione il 10 ottobre.

Sotto trovate alcune azioni che sarebbe utile fare per sostenere queste giovanissime ragazze.

         1. Mandare lettere di sostegno e solidarietà a Omer

. L’indirizzo della prigione è:

Omer Granot
Military ID 5398532
Military Prison No. 400
Military Postal Code 02447, IDF
Israel
Fax: ++972-3-9579389

Dal momento però che spesso le autorità di prigione bloccano la posta indirizzata agli obiettori di coscienza, lettere di sostegno e solidarietà possono essere inviate via mail anche a shministim@gmail.com;  verranno stampate e consegnate direttamente a Omer in prigione. Lo stesso indirizzo e – mail può essere usato per sostenere le altre due ragazze, Tamar e Mia.

2. Mandare lettere alle Autorità Israeliane

Si possono inviare lettere di protesta, preferibilmente via fax indirizzandole a :

Mr. Ehud Barak,
Minister of Defence,
Ministry of Defence,
37 Kaplan St.,
Tel-Aviv 61909,
Israel.
E-mail:
sar@mod.gov.il or pniot@mod.gov.il
Fax: ++972-3-696-27-57 / ++972-3-691-69-40 / ++972-3-691-79-15

Copie delle lettere possono anche essere inviate al comandante della prigione militare:

Commander of Military Prison No. 400,
Military Prison No. 400,
Military postal number 02447, IDF
Israel.
Fax: ++972-3-9579389

E’ anche molto utile inviare lettere al comandante della base di Tel – HaShomer, dal momento che è questo ufficiale a decidere se un obiettore è esentato dal servizio militare o rinviato nuovamente in prigione:  

Gadi Agmon,
Commander of Induction Base,
Meitav, Tel-HaShomer
Military Postal Code 02718, IDF
Israel.
Fax: ++972-3-737-60-52

Qui sotto trovate una lettera esempio che potete usare o adattare per inviare i vostri appelli alle autorità:

Dear Sir/Madam,

It has come to my attention that Omer Goldman, Military ID 5398532, a conscientious objector, has been imprisoned for her refusal to perform military service, and is held in Military Prison No. 400.

The imprisonment of conscientious objectors such as Omer Goldman is a violation of international law, of basic human rights and of plain morals.

I therefore call for the immediate and unconditional release from prison of Omer Goldman, without threat of further imprisonment in the future, and urge you and the system you are heading to respect the dignity and person of conscientious objectors, indeed of all human beings, in the future.

Sincerely,

         3. Mandare lettere ai media in Israele e in altri paesi

Scrivere lettere agli editori dei media in Israele e in altri paesi potrebbe essere utile per fare pressione indirettamente ma con forza sulle autorità militari e per porre all'attenzione dell'opinione pubblica la questione dell'obiezione di coscienza:  

Ecco alcuni contatti di media in Israele

Ma'ariv:
2 Karlibach st.
Tel-Aviv 67132
Israel
Fax: +972-3-561-06-14
e-mail:
editor@maariv.co.il

Yedioth Aharonoth:
2 Moses st.
Tel-Aviv
Israel
Fax: +972-3-608-25-46

Ha'aretz (Hebrew):
21 Schocken st.
Tel-Aviv, 61001
Israel
Fax: +972-3-681-00-12

Ha'aretz (English edition):
21 Schocken st.
Tel-Aviv
, 61001
Israel

Fax: +972-3-512-11-56
e-mail:
letters@haaretz.co.il

Israel Hayom:
2 Hashlosha st.
The B1 Building
Tel-Aviv
Israel
e-mail:
hayom@israelhayom.co.il

Jerusalem Post:

P.O. Box 81
Jerusalem
91000
Israel

Fax: +972-2-538-95-27
e-mail:
news@jpost.co.il or letters@jpost.co.il

 

Radio (fax numbers):
Kol-Israel +972-2-531-33-15

and +972-3-694-47-09

Galei Zahal +972-3-512-67-20

Television (fax numbers):
Channel 1 +972-2-530-15-36
Channel 2 +972-2-533-98-09
Channel 10 +972-3-733-16-66

 
 
 

Per te..

Post n°18 pubblicato il 21 Settembre 2008 da yule1959
Foto di yule1959



Dimenticarti….

almeno potessi farlo per un minuto,

riprendere fiato e non pensarti costantemente..



Far riposare la mia stanca mente e l’anima sconfitta..

affinché il dolore della tua assenza

non possa ferirmi continuamente…



Ma il mio cuore squarciato

è ostaggio di un sogno che ancora non s’arrende

..e che bestemmia all’alba,

tra lacrime e sangue,

perché non vuol morire…

 
 
 

MABON......

Post n°17 pubblicato il 19 Settembre 2008 da yule1959
Foto di yule1959

I Sabbath sono le feste dedicate al Sole e quindi al Dio, con riferimenti anche alla Dea. Queste feste sono otto, ma si possono distinguere in quattro Sabbath Maggiori e in quattro Sabbath Minori. I Sabbath Maggiori sono Samhain, Imbolc (o Candelora, 3 febbraio), Beltane (3 Maggio) e Lammas o Lughnassadh (agosto) e sono date importanti perché celebrano nascita, fecondità, sacrificio e morte del Dio. I quattro Sabbath Minori invece sono Yule (23 Dicembre), Oestara (23 marzo), Litha (21/23 Giugno) e Mabon (23 Settembre) e celebrano il cambiamento delle Stagioni.

Mabon (21 Settembre): Mabon è la seconda delle 3 celebrazioni per il raccolto. E' il momento in cui si effettua il secondo raccolto di frutta e vino. Le potenze della luce e dell'oscurità sono adesso bilanciate. E' il momento per celebrare la benedizione dell'anno. La dea è matura e manifesta il suo generoso aspetto di madre. In Settembre, dobbiamo anche dare il nostro saluto al Dio del Raccolto. Lui è L'Uomo Verde, visto come il ciclo della natura nel regno dei boschi. Lui è raccolto e i suoi semi sono piantati nella terra così che la vita possa continuare ed essere sempre più abbondante.
Dall'equinozio autunnale, la forza del sole inizia a diminuire, fino al solstizio invernale, quando il sole inizia a crescere d'intensità e i giorni diventano nuovamente più lunghi delle notti.
Questo è quindi il tempo per piangere e gioire. E' l'inizio del tempo più potente dell'anno - il tempo oscuro- quando la luce del sole retrocede. Ognuno di noi deve affrontare il mistero nelle nostre vite..... rinascita e gioia
E' il momento in cui la Dea deve salutare il suo Consorte.
La separazione tra madre e figlia, e quella tra innamorati è il tema dominante di questo sabbat.
Il tema è bilanciare le polarità, quindi fate qualcosa a proposito dell'equilibrio della vostra vita. Gli elementi maschili e femminili della vostra personalità hanno bisogno di un uguale rispetto ed espressione. Questa notte, quando le ore di luce e le ore di oscurità sono equivalenti, è una notte per onorare l'equilibrio della Dea e del Dio e l'armonia della materia e dello spirito.
Mabon è considerato tempo dei misteri. E' il momento di onorare le divinità anziane e lo Spirito.
E' considerato un periodo di equilibrio; è quando possiamo fermarci, rilassarci e apprezzare i frutti dei nostri personali raccolti.
E' un periodo per porre fine ai vecchi progetti, ai vecchi ricordi, alle cose negative fin qui avvenute, mentre ci prepariamo al periodo dell'anno di riposo, rilassamento e riflessione. Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione,riflessione,  prosperità, sicurezza e fiducia in se stessi.

Corrispondenze di Mabon
Simboli:Un cesto di foglie cadute, Pigne, La ruota dell'anno, Vino, Lupi, Zucche e Cornucopie;
Colori:Marrone, Arancione, Oro, Bordeaux;
Cibi tradizionali: Frutta autunnale, Granoturco, Vini, Sidro, Radici ( carote, patate, cipolle),focacce e noci;
Erbe: Cedro, nocciolo, edera, granturco,pioppo, ghiande, cipresso, pigne, achillea, calendula, salvia, camomilla, foglie di mandorlo, frutto della passione, incenso, girasole, grano, mele secche;
Incenso: Mirra, salvia, pino. Potete anche mischiare calendula, frutto della passione e la felce con la mirra o l'incenso
Cristalli: Ametista, Topazio, Corniole, Zaffiri, Ambra, Cristallo di Rocca, Peridoto, Avventurina.

 

 

 

 
 
 

Da non perdere...su Raitre

Post n°16 pubblicato il 18 Settembre 2008 da yule1959
Foto di yule1959

LA GUERRA INFINITA  

di Riccardo Iacona

Un anno di lavoro tra preparazione, sopralluoghi, riprese e montaggio, cinque paesi attraversati – Kosovo, Macedonia, Serbia,Turchia e Afghanistan - e 3 ore di reportage che andranno in onda il 19 e il 26 settembre in prima serata su Raitre.

“KOSOVO NOVE ANNI DOPO”

venerdì 19 settembre 2008, Raitre alle 21,05

Riccardo Iacona ricostruisce minuziosamente la terribile pulizia etnica di cui sono stati vittime i kosovari di etnia serba. Dal 1999, da quando la NATO ha vinto la guerra contro la Serbia e insieme alle Nazioni Unite ha preso il controllo del Kosovo, 250.000 serbi sono stati cacciati dal Kosovo solo per ragioni di odio etnico, solo perchè serbi. Le loro case sono state bruciate, le loro terre sono state devastate, le loro chiese sono state distrutte, anche le più antiche e preziose, quelle del 1300, i loro cimiteri sono stati profanati a colpi di pala e di piccone, interi quartieri sono stati messi a fuoco solo per impedire ai serbi che vivevano lì da centinaia di anni di poterci ritornare. Nonostante la presenza della Nato gruppi armati di kosovari di etnia albanese hanno messo in atto una delle più sistematiche e feroci pulizie etniche che l’Europa ha vissuto dopo la seconda guerra mondiale, distruggendo così l’idea stessa di un paese multietnico che pure era stata all’origine della campagna militare della NATO contro la Serbia. Ma c’e’ di più: in questi nove anni il Kosovo e’ diventato la porta principale di ingresso della droga nel nostro Paese e in tutta Europa e, sempre nonostante la presenza della Nato e delle Nazioni Unite, il Kosovo si e’ trasformato in una piccola Colombia, un Narcostato nel cuore dell’Europa. I numeri sono impressionanti: l’80 per cento di tutta la droga prodotta in Afghanistan per entrare in Europa passa dalle valli e dalle montagne del Kosovo “liberato”. Le enormi ricchezze accumulate  con il traffico della droga hanno reso potenti all’estero e in patria i clan mafiosi kosovaro albanesi, capaci di inquinare in profondità i partiti che oggi guidano il Kosovo, mettendo così un enorme punto interrogativo sulla natura democratica del nuovo Stato  nato il 17 febbraio di quest’anno con un atto unilaterale. Ma le strade aperte della droga e delle armi che la Nato non e’ riuscita in questi nove anni di protettorato a chiudere, sono anche quelle da cui passa il terrorismo internazionale di matrice islamica.

“AFGHANISTAN”

venerdì 26 settembre 2008, Raitre alle 21,05

Nella seconda puntata de “La guerra infinita” dal titolo “AFGHANISTAN”, in onda il 26 settembre, sempre in prima serata, Riccardo Iacona riprenderà il viaggio proprio dalle strade della droga e delle armi, le stesse utilizzate dai gruppi armati kosovaro albanesi che stanno cercando di destabilizzare la Macedonia con azioni militari di grande respiro. Intervisterà in esclusiva i nuovi terroristi dell’ UCK ancora in armi sul territorio macedone  e racconterà la capillare infiltrazione nei Balcani dei movimenti islamici più radicali, con il sostegno attivo delle organizzazioni caritatevoli dei paesi del Golfo Arabico. E poi, risalendo le strade della droga che dal Kosovo passano per la Turchia e per l’Iran, Iacona ci porterà in Afghanistan.

La guerra, i bombardamenti, sette anni di presenza militare della Nato non sono riusciti a impedire che l’Afghanistan diventasse il più grande produttore mondiale di oppio ed eroina, consegnando così ai movimenti armati talebani la loro principale fonte di finanziamento: 100 milioni di dollari solo l’anno scorso. Con questi soldi i talebani stanno vincendo la guerra.

Iacona racconterà la drammatica escalation militare messa in atto dai ribelli afghani, ormai capaci anche di colpire nel cuore di Kabul, con kamikaze, autobombe e veri e propri assalti armati. Poi ci porterà nei luoghi dove abbiamo perso i nostri ultimi soldati: il distretto di PAGMAN dove e’ morto il maresciallo Daniele PALADINI e quello di  SOROBI, dove e’ stato ucciso il primo maresciallo Giovanni PEZZULLO. Sia i poliziotti di Pagman che quelli di Sorobi raccontano alla troupe della GUERRA INFINITA tutta un’altra storia rispetto a quella che arriva a noi, dalle fonti ufficiali dell’esercito, che hanno sempre parlato di attentati terroristici isolati. Quelle zone sono infestate dai talebani ed in particolare la valle di Uzbeen e’ completamente fuori controllo. Dopo la morte di Pezzullo in quella valle non entra più nessuno, ne’ la polizia e l’esercito afgano e neanche i soldati italiani della NATO. E infatti due mesi dopo, quando i francesi prendono il controllo di SOROBI al posto degli italiani, la prima volta che si avventurano nella valle di Uzbeen vengono massacrati  da 500 talebani armati: 10 parà vengono uccisi, 4 di loro, sembra siano stati decapitati mentre erano ancora in vita. Che ci facevano 500 talebani armati nella zona che doveva essere sotto il controllo dei soldati italiani? E come fanno 500 soldati a vivere in queste zone senza avere l’appoggio dei villaggi che li ospitano? Iacona farà vedere che i talebani che attaccano la coalizione non sono solo i fanatici studenti delle madrasse pakistane  o gli arabi di al qaida, ma anche cittadini afgani. I talebani ormai stanno costruendo un’area di consenso nei villaggi e nella capitale grazie alla quale possono continuare ad attaccare la NATO nel cuore delle aree che dovrebbero controllare. La guerra e’ ormai alle porte di Kabul e già adesso i talebani sono in grado di far arrivare nella capitale centinaia e centinaia di soldati armati. Iacona ci farà vedere poi come nelle valli che i soldati italiani dovrebbero controllare si produce oppio. Con i soldi di questo traffico i talebani comprano le armi con cui poi uccidono i nostri soldati, e i campi continuano a essere coltivati ad oppio, a soli 30 chilometri da Kabul. E tutto questo proprio mentre il contingente italiano si sta preparando ad una svolta importante e drammatica: ad ottobre i nostri soldati si dispiegheranno quasi tutti nell’ovest del Paese, ad HERAT, dove già siamo presenti e soprattutto a FARAH, nel sudovest del Paese, dove si combatte tutti i giorni.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: yule1959
Data di creazione: 21/05/2008
 

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