Manuela

Post N° 31


<<I numerosi ragazzi-padri, gli  incoerenti di fronte alle loro eiaculazioni, gli uomini che non hanno nessun rapporto con i "loro" bambini si sono presi l'incomodo di FARE LEGGI SUI NOSTRI CORPI, sui nostri figli, sulla nostra maternità. E ci fanno pagare il prezzo di averla, non dico scelta, ma accettata. (...) Se esistesse l'uguaglianza dei diritti, all'obbligo per la donna di portare avanti una gravidanza non voluta dovrebbe corrispondere parallelamente l'obbligo per l'uomo al coito interrotto o al preservativo. Se l'uomo ha la libertà di gestire i suoi spermatozoi, la donna dovrebbe avere la libertà di non preoccuparsi delle proprie ovulazioni. E invece siamo solo noi che dobbiamo continuamente difenderci dalla libertà del maschio, l'unico non punibile dalla legge>>.dal libro: IL PROCESSO DEGLI ANGELI, dove Gigliola Pierobon raccontava il clamoroso procedimento giudiziario intentato contro di lei nel 1973, dopo un aborto clandestino a 17 anni, per "delitti contro l'integrità e la sanità della stirpe".