Creato da vanitoso58 il 05/06/2010 |
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Post n°4 pubblicato il 07 Giugno 2010 da vanitoso58
" alt="" />Questo era il nostro furgone...........o almeno era molto simile!!!!!!!
A metà mattina tornai al ristorante dove lavoravo per prendere le mie cose e dire al proprietario che me ne andavo a lavorare per il professore, così iniziai a chiamarlo. Si chiamava Abrham Rihachils . Era nato in Italia da genitori misti forse di origine ebraica ma dopo gli studi si era trasferito in Australia dove aveva conosciuto Rachel la moglie. Dalle foto si vedeva che era una donna bellissima ma che non amava apparire. Poche istantanee uscite per caso da un vecchio album dove teneva per lo più le foto della piccola Loreine. Quando andai al ristorante Jamil mi disse che ero uno sciocco sognatore e che se fossi tornato mi avrebbe sbattuto la porta in faccia. Non me ne preoccupai, ero abituato, era la storia della mia vita. Voi non vi immaginate quante cianfrusaglie occorrono peraffrontare un viaggio di quasi 2000 km, per lo più in zone poco abitate, a caccia di serpenti, i più velenosi al mondo. L'OXYURANUS-MICROLEPIDOTUS era quello che cercavamo, il più velenoso in assoluto. Due metri di instancabile rapidità e di tremenda velenosità. Un morso di quelli e...se non hai a portata di mano un antidoto....sei spacciato, in breve tempo. Il furgone sembrava volesse scoppiare da quante cose ci cacciammo dentro, senza ovviamente scordare generose dosi di antiveleno. Devo dire che il viaggio, nonstante fosse durato parecchi giorni, non fu affatto noioso, affascinato come ere dal paesaggio che mi si presentava man mano che ci si spostava più a nord, verso Wagga-Wagga. Sorgenti cristallina si alternavano a zone desertiche a distanza di poche decione di chilometri e la vegetazione appariva a tratti lussureggiante e a tratti inesistente. Giunti in una piccola radura il professore decise di piantare il campo base, avendo già addocchiato nelle vicinaze il tipo di vegetazione adatta alle tane del Oxyuranus. L'idea di dormire nelle vicinanze del serpente più velenoso al mondo non mi metteva certo amio agio, ma il professore mi tranquillizzò dicendo che raramente si avvicinava all'uomo e attaccava solo se disturbato. Ci mettemmo a dormire dopo che mi ebbe raccontato ancora della sua bambina, del suo senso di colpa e dopo aver bevuto mezza bottiglia di Gin. Mi svegliai che il sole era già alto, il viaggio era stato faticoso e le notti precedenti a dormire sul furgone avevano accentuato la stanchezza. Il prof. er gia in piedi e aveva già preparato il peggior caffè che avessi mai bevuto, al che decidemmo che non lo avrebbe mai più fatto. Aveva già individuto anche delle possibili piste da seguire, senza aspettare che il caldo torrido risvegliasse gli appetiti delle nostre possibili prede. Avremmo dovuto catturarne almeno tre o quattro esemplari, tra cui almeno una femmina per poter avere di che lavorare per un annetto o più, anche perchè allo stato di cattività il veleno prodotto pare sia inferiore e meno letale, però è solo un parere di alcuni. Iniziammo ad addentrarci nella boscaglia alle nove e trenta circa, muniti di stivali, guanti protettivi e attrezzi per la cattura muniti in cima di pinze di bloccaggio. Non passò molto tempo e non percorremmo nemmeno troppa strada che il prof., crutando delle striature sul terreno, mi disse di fare silenzio e di stare attento dove mettevo i piedi perchè era possibile che un grosso esemplare fosse in zona. Dopo una decina di minuti di ricognizione, sotto alcune foglie, un esemplare di circa 1,5 m aveva già alzato la testa e ci fissava minaccioso. Preparai il sacco mentre il prof. con movimenti lenti, lo raggiunse da dietro e con una mossa fulminea, spingendogli il capo verso terra, lo immobilizzò. Con l'altro attrezzo gli imprigionò la testa e, prendendolo per la coda lo depose nel sacco che reggevo. Avevo paura e continuavo a guardare il fondo del sacco per vedere che non ci fossero buchi dal quale potesse uscire. Mi rassicurò dicendomi che nel sacco diventano peraticamente innoqui e ci avviammo verso il campo per fare i primi rilevamenti sull'esemplare catturato. Non so se ciò che sto scrivendo vi interessa. Io ci provo, se non vi piace ditemelo e smetterò. Grazie.! |
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