Pensieri sparsi

Lettera ad un figlio non mio, ma che vorrei.


Ciao Federico,ti restituisco lo scodellino, per una prossima candela che certamente farai.  Ti ringrazio ancora per la candela, la accenderò in un’occasione veramente speciale. Ma soprattutto ti ringrazio per il biglietto che vi hai allegato: è per me più importante della candela stessa. Sono onorato e lieto che tu mi consideri un amico ed io ricambio volentieri questa amicizia. Per me AMICO è parola importante che uso con molta attenzione e sono contento di usarla ora. Fra noi.  Approfitto subito della tua amicizia e, considerandomi un amico..anziano, mi permetterò di dirti alcune cose che direi ad un amico più giovane, seduti su di un muretto davanti al mare o su una panchina mentre ti riposi dopo aver giocato al pallone. Cose che nessuno mi ha mai detto quando avevo la tua età, e neanche dopo, ma che ho imparato con il tempo e che vorrei fossero utili a qualcuno. Ad un amico, appunto. Attenzione, non sono consigli, sono solo miei pensieri. Sentili e fanne ciò che vuoi.Di fatto sono due le riflessioni che desidero condividere con te. Una riguarda il valore di noi stessi e l’altra è la possibilità di scegliere. Ci sono tanti modi per definire il valore delle persone, il nostro personale valore. Alcuni lo identificano nel successo, altri nel denaro o nel potere. Qualcuno in quanti quadri o case riesce a possedere. Ci sono persone che definiscono il loro valore in base a quante cose conoscono o libri hanno letto. Altri ancora nel raggiungimento di obiettivi particolari. Ed ancora, alcuni si accontentano di dirsi di valere. Ma cosa è il valore? Difficile dirlo. Ognuno con il tempo trova le proprie risposte. C’era un cantante stravagante, che immagino tu non conosca, il quale ha scritto una canzone  che, ad un certo punto diceva: “..mi piacerebbe andare al tuo funerale per vedere se poi la gente piange davvero..”. Al di là della canzone stramba, ciò che voleva dire era: “Ma, in fondo in fondo, quanta gente si preoccupa di noi? Quante persone realmente si interessano a ciò che ci succede e, soprattutto, su quante persone possiamo contare nel momento nel quale abbiamo bisogno?”  Ecco io penso che questo sia un buon modo per valutare il valore di una persona. Cioè, nel corso della nostra vita, che segno lasciamo e come e cosa siamo riusciti a fare con le persone? Le relazioni che siamo riusciti a stringere e la loro qualità danno una misura di quanto siamo riusciti a trasmettere a coloro che hanno condiviso un periodo più o meno lungo della loro vita con noi. Quindi, ogni incontro è, in qualche modo, speciale e non dobbiamo tralasciare le occasioni che ci si presentano per dare il meglio di noi stessi e per farci conoscere per ciò che siamo. La misura, la quantità e la qualità delle relazioni che saremo riusciti a stringere nella nostra vita, in qualche modo, ci rappresentano e, possiamo dire, che danno una parte della misura del nostro valore. Se in ogni momento, in ogni luogo, in ogni ora del giorno e della notte potrai contare su qualcuno per scambiare una parola, per avere un aiuto, un consiglio allora, a mio parere, vuol dire che la tua vita avrà avuto valore. Questo non si trova per caso in un cassetto, si costruisce ogni giorno, ogni istante. Ogni persona che conosciamo ed incontriamo può essere quella che ci aiuterà, sosterrà, consiglierà un giorno. E, magari, noi per loro. Quindi, tu cerca la tua definizione di valore secondo le tue inclinazioni, ma considera anche questo punto di vista. E, qualunque cosa deciderai, chiediti sempre: “Cosa è per me il valore?”.Seconda cosa. La scelta. Immagina di entrare in un negozio per comprare un paio di scarpe. In quel negozio c’è un solo paio di scarpe. Che possibilità di scelta hai? Nessuna. O meglio, puoi scegliere di uscire e non comprare nulla oppure, se sei fortunato, quello è proprio il paio di scarpe che volevi. Ma magari non sono della tua misura. In un altro negozio vi sono due paia di scarpe, ora la tua possibilità di scelta aumenta e magari trovi ciò che cerchi. Ma la tua possibilità è sempre molto bassa. Per fare la scelta che ti convince, che ti piace, tu hai bisogno di un negozio con molte paia di scarpe, oppure di tanti negozi con tante paia di scarpe. Alla fine la tua scelta sarà molto vicina a ciò che veramente volevi. Ma la chiave di tutto questo non è nella tua scelta ma nella possibilità di scegliere fra tante cose.Cosa c’entra questo con la vita? C’entra. Perché ogni giorno sarai chiamato a fare delle scelte: lo studio, il lavoro, i contatti con le persone, una parola od un discorso, un film, qualunque cosa è una scelta. Più cose conoscerai  – cioè su quanti negozi e paia di scarpe potrai contare – e più avrai possibilità di scegliere. E magari di fare la scelta giusta. Nella vita le paia di scarpe sono rappresentate da tutto ciò che sarai in grado di conoscere, quindi. Non smettere mai di essere curioso, di chiedere, di voler sapere, di leggere, di domandare, di pretendere di sapere. Non accontentarti delle risposte a metà, delle cose che non ti convincono o che ti appaiono non credibili, cerca sempre una conferma a ciò che ti viene detto od almeno fatti delle domande su ciò che senti, senza per questo dubitare delle persone. Aggiungi sempre, ogni giorno, qualcosa – piccola o grande non ha importanza - alla tua conoscenza. Ogni giorno un paio di scarpe in più ti aiuterà ad essere sempre più pronto ad operare delle scelte corrette nel cammino che hai di fronte a te.  Ogni giorno, scegliendo, orientiamo un poco o tanto la nostra vita.   Ecco queste due piccole cose desideravo dirti, in virtù del fatto che siamo amici e, fra amici, ci si può dire tutto.Forse tutto questo ti potrà apparire ora come distante e prematuro ma, ti assicuro, il tempo passerà velocemente e, prima che tu te lo aspetti, farai i conti con alcuni di questi aspetti della vita. Ora gioca, studia, vivi, cresci senza pensarci troppo. Solo ogni tanto, un momento, pensaci. Se vorrai. Bada bene, tutto questo  non ha nulla a che fare con la felicità. Quella è cosa che riguarda perlopiù le emozioni ed i sentimenti, e, per quanto riguarda queste cose non mi permetto di dare consigli a nessuno. Non ne sono capace e neanche lo farei se lo fossi. Questa è cosa che dovrai costruire da te ma non da solo, lo farai con le persone che ti amano e desiderano il tuo bene. Un po’ alla volta.Ora basta così, come tutti coloro che hanno un po’ di anni, ho messo troppe parole in un unico posto.  Mi auguro non averti annoiato ma, fra amici, ci si può permettere anche questo sperando nella comprensione dell’altro. Un abbraccio.