ARIA

L’elefante ed i Cristalli


Un’amica, giustamente, mi ha detto che in alcune situazioni ho la grazia di un elefante in un negozio di porcellane. Letteralmente questo modo dire indica una persona con una assoluta assenza di tatto. Ma sono veramente così? Si, a volte mi muovo senza tener conto delle conseguenze delle mie azioni sugli altri. Ovviamente se le porcellane sono sentimenti allora questo atteggiamento è davvero riprovevole. Ma cos’è che mi spinge all’azione, qual è il motore delle mie azioni, il fine che mi prefiggo nell’intraprendere una qualsiasi azione, soprattutto quando incontro e conosco delle persone nuove. Colpire, impressionare positivamente, soddisfare il bisogno di gratificazione, soddisfare la sete di affetto che mi consuma? Non mi convince mi sembrano spiegazioni superficiali. Osservando a posteriori alcuni miei approcci con ragazze che mi interessavano ci sono delle ricorrenze, un minimo comune denominatore. Un entusiasmo dirompente, quasi soffocante all’inizio e poi al primo cenno di risposta da parte dell’interessata io già sono altrove… non mi interessa più.