L'orablu

Post N° 34


L’Albero di Natale Una favola per la Ninna NannaC’era una volta un bimbo che viveva in una casetta nel boscoinsieme al suo papà. Il papà faceva il taglialegna e lavorava tuttoil giorno. Così il bambino era sempre solo perché era ancoratroppo piccolo per andare a scuola.
Passava tutte le giornate nel bosco e gli animali del boscodivennero i suoi amici.Venne Dicembre e il bosco si ammantò di neve.
Tutti gli abitanti del paese vicino, volevano un bell’abeteper Natale, così il taglialegna lavorava dalla mattina alla sera per accontentare tutti.Finalmente, la Vigilia di Natale tornò a casa con un bellissimo abete anche per il suo bambino. Ma era così stanco che si addormentò subito accanto al fuoco.Il bimbo non voleva svegliarlo e decise di aspettare Babbo Natale accanto al suo papà addormentato.Però era un poco preoccupato, perché il suo Albero non aveva né decorazioni né luci.Babbo Natale sarebbe venuto lo stesso?
Anche gli animali del bosco avevano la stessa preoccupazionee decisero di riunirsi nella tana del lupo per trovare il mododi aiutare il loro piccolo amico.“Guardatevi intorno amici! Il bosco ci donerà quanto cioccorre per adornare l’Albero di Natale”. Così parlò il lupo, che era il più forte fra di loro e che non si arrendeva mai.
Gli scoiattoli donarono una parte della loro riserva dinoci e ghiande e utilizzarono la loro grande coda come pennello, per ricoprirle della polvere d’oro dei raggi del sole al  tramonto . I cerbiatti staccarono dai rami degli agrifogli le rosse bacche che avrebbero dato un tocco di colore. Gli uccellini afferrarono nel becco, con molta delicatezza, le gocce di pioggia sui rami deglialberi e la grande aquila portò dalle cime più alte della montagna, splendidi cristalli di ghiaccio dalleforme più fantasiose.In fila indiana, s’infilarono silenziosamente nella casetta, dove ormai anche il bimbo dormiva, ed addobbarono il più bell’Albero di Natale che si fosse mai visto.
Poi ognuno di loro volle lasciare un proprio dono al bimbo che tanto amavano.
L’orsacchiotto donò un suo caldo abbraccio che lo avrebbe scaldato nelle notti d’inverno, il lupo regalò il suo canto alla luna come ninna nanna, il cerbiatto uno sguardo dolcissimo, la marmotta un sogno felice , lo scoiattolo la suavivacità e l’aquila le sue ali  per fare un volo fino alla luna e alle stelle.
Quindi soddisfatti se ne tornarono nel bosco.Giunse la notte ed una stellina, giovane e curiosa, si avvicinòalla casetta per guardare dentro una finestra.                                                              
  “Oh come è bello!” Pensò. “Però manca ancora qualcosa”. E senza pensarci su due volte, si andò a poggiare sullacima dell’albero inondandolo di luce.Quando Babbo Natale, con la sua slitta trainata dalle renne, volò sopra il bosco, fu attratto irresistibilmente da quella luce.
Scese dalla slitta e incantato da quel bellissimo albero, lasciò tanti doni al bambino ed al suo papà.Quando la mattina dopo il bimbo si svegliò, non credeva ai suoi occhi. Quanti regali!Ma i più graditi furono quelli che gli avevano lasciato glianimali del bosco.Il bimbo corse fuori e andò a ringraziarli ad uno ad uno, sapendo che il dono di Natale più grande e più bello era proprio avere tanti amici.
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