ATTRAVERSOloSPECCHIO

il bacio


" Nei baci d'Elena vi era, in verità, per l'amato, l'elisire sublimissimo. Di tutte le mescolanze carnali quella pareva loro la più completa, la più appagante. Credevano, talvolta, che il vivo fiore delle loro anime si disfacesse premuto dalle labbra, spargendo un succo di delizie per ogni vena insino al cuore; e, talvolta, avevano al cuore la sensazione illusoria come d'un frutto molle e roscido che vi si sciogliesse. Tanto era la congiunzione perfetta, che l'una forma sembrava il natural complemento dell'altra. Per prolungare il sorso, contenevano il respiro finchè non si sentivan morire d'ambascia, mentre le mani dell'una tremavan su le tempie dell'altro smarritamente. Un bacio li prostrava più di un amplesso . Distaccati si guardavano con gli occhi fluttuanti in una nebbia torpida. Ed ella diceva, con la voce un po' roca, senza sorridere: -Moriremo.[...]Egli si metteva a coprirla di baci rapidi e fitti , trascorrendo tutto il bel corpo, non lasciando intatto alcun minimo spazio, non allentando la sua opera mai. Ella rideva, felice, sentendosi cingere come d'una veste invisibile; rideva e gemeva, folle, sentendo la furia di lui imperversare; rideva e piangeva, perduta, non potendo più reggere al divorante ardore. Poi con uno sforzo repentino, faceva prigione il collo di lui fra le sue braccia, l'allacciava con i suoi capelli, lo teneva, tutto palpitante, simile ad una preda. Egli stanco era contento di cedere e di rimaner così preso in quei vincoli."                                          tratto da "Il Piacere" di Gabriele D'Annunzio