Ripugnante al gusto

CUBA è CAMBIATA


Proprio ieri ho avuto, a malincuore, la notizia che Cuba ormai è cambiata. - Cambiata rispetto a cosa? mi potete chiedere - ... bè ho avuto 2 testimonianze da parte di 2 persone da me molto stimate: una relativa ad alcuni anni fa  e l'altra di pochi giorni fa che mi hanno fatto molto riflettere. La città gioiosa ed ospitale di un tempo non esiste più e il suo posto è stato preso da un'isola di uomini tristi e freddi che vedono tutto con l'ottica del guadagno, e che prendono i turisti non come persone, ma come soldi che camminano. La città dalla musica perennemente presente su tutte le strade, dove ogni giorno sembra assomigliare al nostro carnevale; la città così forte da compensare la sua piccolezza con una storia che fa invidia alla più gigantesca nazione del mondo e che l'ha resa così popolare nelle mente di tutti; la città portavoce, all'inizio, di  un sentimento di giustizia ed uguaglianza scaturita dalla vista della "merda" che respirava (ed ahimè, respira tutt'ora) il sud america; la città del mito e della leggenda si è fatta avviluppare da quella ruggine maleodorante che permea ormai tutto il nostro pianeta e che rende le glorie passate, banali bussines del presente. Non voglio approfondire sulle ragioni di questo cambiamento anche perchè la ragione è risaputa: anacronismo di un idealismo utopico;Nelle precedente testimonianza si parlava di un paese povero, emarginato non solo per colpa sua, ma anche per decisione di  tutto il resto del mondo; tuttavia era un paese sorridente che ti faceva dire..."ma guarda...ed io che sono triste nonostante quello che ho?"; era un paese senza delinquenti, dove potevi andare per la strada senza curarti di essere derubato o peggio; era un paese dove non esisteva la parola tristezza, o almeno era affievolita a colpi di bacino dalla gente che ballava per la strada al ritmo di salsa baciata ecc. Oggi invece non c'è più nessuno che ride....la particolarità di cuba ormai si è uniformata ai canoni dei paesi latino americani e ciò che conta non è più sorridere,  ma avere in tasca quel pezzo di carta in più grazie a servigi extra anche poco ortodossi. Purtuttavia la delinquenza continua a mancare ma chi sa se è solo per paura e non per rispetto. Rimane però le rovini di un tentativo di cambiare il mondo in meglio; l'ultimo test di un alchimista "folle" che voleva trasformare il "letame" in "oro"; ed a testimonianza di questo tentativo c'è un mausoleo che non può nemmeno vantare la possibilità di avere il corpo del mito in grembo, ma che almeno è motivo di grande e sincero rispetto per gli autoctoni; rispetto sottolineato da un faraonico silenzio solenne: il mausoleo del CHE GUEVARE.