Ripugnante al gusto

LETTERA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA


Oggi a lavoro mi sentivo frustrato dagli avvenimenti che anno interessato la vita politica del paese e soprattutto per questo distacco tra noi e i parlamentari. Ricordandomi di un intervento fatto al regista del film politico "buongiorno notte" Marco Bellocchio, in cui parlavo proprio di questo, mi è venuta la voglio di sfogare questa mia frustazione ed ho scritto (so già che non mi risponderà mai nessuno e che non serve a nulla) al presidente della camera."On.le BertinottiIn qualità di presidente della camera, Le scrivo in relazione al "caso Beppe Grillo", sperando di poter far leva sulla sua posizione di mediatore tra destra e sinitra. Ho constatato dai mezzi di telecomunicazione che il V-day indetto da Beppe Grillo è stato criticato come populista e qualunquista. Non metto in dubbio la sua fuoria espositiva e la brutalità del linguaggio, che consolidano gli aggettivi sopra citati, ma vorrei spostare l'analisi sulla sostanza. Se nella forma infatti ha esagerato, nella sostanza le iniziative erano e sono tutt'ora buone. Dietro il "marchio" Beppe Grillo ci sono 300 mila cittadini che si sentono traditi da una politica che va sempre di più verso l"auto-emarginazione" troncando tutti i legami con gli elettori. In un'Italia dove ognuno tende a voler dire la sua per "ego personale" senza guardare al benessere comune si riscontrano difficoltà nel prendere decisioni in campi importanti del sistema; cosa che invece non accade in ambiti futili come l'aumento degli stipendi dei parlamentari. Visti i problemi che il paese sta affrontando, dovrebbero essere i parlamentari a dare il buon esempio, cominciando proprio dal campo della legalità. Non mi sembra negativo quindi promuovere una legge popolare che superi questa "reciproca indifferenza",  recuperando anche quegli interessamenti vivi e passionali che hanno caratterizzato l'italia del dopoguerra. Il messaggio che la "promozione" del primo punto della legge di Grillo, porterebbe ai cittadini sarebbe incredibile: non si parlerebbe più di noi (cittadini) e Voi(politici) ma di noi tutti; si metterebbero sullo stesso livello eletto e elettore."Sperando in una Vostra cortese rispostaPorgo cordiali saluti."
(questo nella foto è il miglior amico del Giunti mentre gli guardava i coglioni)