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TAV


Basta traccheggiare sulla Tav. L’Europa impone al governo Prodi i suoi tempi e sono guai. Quattro mesi, meno di 120 giorni, il 30 giugno data ultima per presentare i suoi “impegni vincolanti” per la linea ad alta velocità fra Torino e Lione, oltrechè per l’asse Palermo-Monaco, che passa attraverso il Brennero. Suona la campana dell’ultimo giro per il governo, non ci sono comitati, tavoli, conferenze o dibattiti che tengano: l’alternativa è soltanto la rinuncia al Corridoio 5, l’isolamento dell’Italia dai traffici continentali. Entro quella data vanno consegnati i piani dell’opera in accordo con la Francia, sulle cui reali intenzioni continua a pesare il dubbio di un gioco dei due tavoli, Italia e Svizzera.