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La biblioteca,oggi non è la priorità


 Zolambiente pensa che la crisi economica e finanziaria che stà così pesantemente segnando le vite di tre quarti dei nostri concittadini, dovrebbe essere motivo sufficiente a far desistere questa amministrazione comunale dall’intraprendere un progetto dal costo così monumentale: la costruzione della nuova biblioteca comunale. Non è il momento! Per essere realizzato questo intervento, il cui importo ipotizzato si dovrebbe aggirare attorno ai 3,3 milioni di euro, dovrà essere finanziato in parte attraverso un leasing immobiliare il cui canone di locazione annuo sfiorerà i  400.000 euro, quasi la spesa sostenuta per la costruzione della nuova ala scolastica a Ponte Ronca, la cui durata peserà sulla vita dei nostri concittadini per 20 anni o forse più, alleggerendone le finanze familiari in un momento, oggi, non opportuno. Il leasing prevede che il bene oggetto di realizzazione diventi di proprietà del soggetto finanziatore per tutta la durata del finanziamento, e sul terreno su cui esso verrà realizzato verrà iscritta con tutta probabilità un’ipoteca a favore del soggetto finanziatore, espropriando di fatto la collettività di un pezzo della città. Soprattutto, il leasing prevede che una parte del debito che verrà contratto (un importo che in genere può oscillare tra il 10 e il  30% - tra i 400.000 e 1 milione di euro) venga  saldato a scadenza del contratto di locazione, tra 20 anni quindi, lasciando ai nostri figli un debito da onorare fatto da altri. Una modalità di fare politica finanziaria che in Italia ha generato l’attuale debito pubblico, un modo di pensare  a nostro avviso poco etico che scarica su chi oggi non può decidere un impegno preso da altri, altri quindi che non si assumeranno nemmeno il dovere e l’onere di sostenere per intero il debito che loro stessi faranno. E’ ciò che il cittadino vuole? A noi non sembra! Se davvero le casse del nostro comune avessero liquidità da poter essere utilizzate per progetti a favore della collettività, i cittadini con ogni probabilità le indirizzerebbero  per altri scopi. Non abbiamo certo la spocchia di voler indicare noi quali siano queste priorità, l’onere spetta ad altri, certo è che sono più che evidenti, un amministratore responsabile non può non notarle.  E’ sotto l’occhio di tutti la situazione in cui versa l’edilizia scolastica nel nostro comune, lo stato di forte sfruttamento del nostro territorio ambientale, l’inquinamento che mina la salute dei nostri bambini, l’indigenza in cui vivono tante famiglie di nostri concittadini, che non sanno come arrivare alla fine del mese, i servizi alla persona sempre più scarni ed accessibili sempre a meno persone, che non sono cresciuti assieme al crescere della nostra città, forse, pensiamo noi per una non adeguata capacità di programmare l’armonico sviluppo del nostro territorio. Se questi fondi ci sono, che si utilizzino per creare le più ampie opportunità di lavoro per i nostri concittadini, agevolandole con uno stringente e nuovo patto generazionale oltre che sociale. Tante iniziative,  tanti progetti,  ma i fondi ci sono realmente o si sono creati solo perché tanti debiti l’amministrazione non li ha pagati per mantenere fede al patto di stabilità? Perché se così fosse, prima o poi i debiti dovranno essere saldati: e con quali soldi se oggi li spediamo? Con un successivo mutuo? Sempre che queste disponibilità non si siano realmente formate perché servizi di pubblica utilità non sono stati erogati, o sono stati erogati in forma ridotta rispetto a quanto la nostra Amministrazione Comunale avrebbe dovuto fare, penalizzando così chi ne avrebbe avuto effettivamente bisogno. Se così fosse, sarebbe morale ? La cultura è sinonimo di democrazia,  le biblioteche ne custodiscono uno dei valori più importanti: la conoscenza. Ma la libera consapevolezza di volervi accedere per abbeverarvisi si forma altrove, nelle scuole, dove viene insegnato il piacere di apprendere, dove si impara ad essere coscienti delle proprie idee, e questo è uno dei beni più preziosi, perché la consapevolezza, delle nostre necessità vere, delle nostre priorità vere, ci rende indipendenti, ci rende soprattutto liberi, e per donarci questo qualcuno in passato vi ha rinunciato. La biblioteca è sì importante ma non è la priorità. Priorità oggi è altro!  Mail: Zolambiente@libero.itblog: libero.it /ZOLAMBIENTEblog: zolambiente.wordpress.com