zolambiente

Ora è tardi e un cuore che si spegne non si può più riportare in vita. Non c'è motivazione che possa giustificare lo spegnersi di una esistenza a soli 41 anni, nessuna scusa che possa farci capire perché un figlio di 11 anni non debba mai più vedere il sorriso della sua mamma. E un motivo perché una bambina di 10 anni non possa mai più ricevere l'amore di un abbraccio da chi l'ha generata forse esiste ? Lunedì R. se n'è andata senza chiedere più aiuto a nessuno, cercando di fare poco rumore per non svegliare i suoi piccoli amori che nella stanza accanto dormivano, spiccando da sola l'ultimo suo volo. Giudicare quanto accaduto non spetta certo a noi, ci investiremmo di un potere Divino che non ci compete, ma domandarci e comprendere perché questo sia potuto succedere è un dovere che ci riguarda, come singoli e come società. Perché se per una persona vivere diventa talmente oppressivo da decidere di fare a meno della propria stessa vita e nessuno si accorge che la tragedia potrebbe essere dietro l'angolo, sebbene l'aiuto sia stato ripetutamente richiesto, gridato, allora è la fine, è il fallimento di una intera società. Tutti ad assicurare che la strada per ogni possibile soluzione era stata percorsa ... con gli inquisitori in prima linea a dire il contrario ... La verità ? Semplicemente fa rima con indifferenza e menefreghismo, con solitudine e cinismo, con insensibilità ed egoismo, ma anche con paura, umiliazione, povertà e disoccupazione. La verità è nel cuore di ognuno di noi. “Sai che c'è c'è che prendo un treno che va a paradiso città e vi saluto a tutti e salto su prendo il treno e non ci penso più ... un viaggio ha senso solo senza ritorno se non in volo senza fermate nè confini solo orizzonti neanche troppo lontani io mi prenderò il mio posto e tu seduta lì al mio fianco mi dirai destinazione paradiso paradiso città. Felice viaggio R.