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alcolismo giovanile

Post n°15 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da LO_ZOOO
 

Alcolismo giovanile: «Sintomo
di un malessere da interpretare»L'Osservatorio permanente su giovani e alcol: «Il genitore amico non funziona più»

ROMA - «L’alcol è un sintomo di malessere. Come la droga. Questo lo abbiamo sempre saputo. Ma continuiamo a non capire quali sono i problemi di crescita dei nostri adolescenti e dei bambini». Non è una dichiarazione di resa quella di Enrico Tempesta, psichiatra, coordinatore scientifico dell’Osservatorio permanente su giovani e alcol. Anzi. Dietro questa presa di coscienza, supportata dai dati dall’indagine svolta in collaborazione con Doxa, presentata giovedì 4 dicembre a Roma, c’è la decisa volontà di intervenire alle radici. Partendo dalla famiglia. Perché è in casa, nei genitori, che i figli cercano sostegno, risposte e fiducia. Ed è questo uno degli aspetti messi in chiaro dalla ricerca.

I RISULTATI DELL'OSSERVATORIO - I nostri ragazzi cercano severità, da famiglia e società. Il 46% dei giovani tra 16 e 21 anni intervistati assieme a 623 tra mamme e papà propongono di aumentare i controlli della polizia sulle strade e vicino le discoteche, come forma di prevenzione degli incidenti stradali legati all’abuso di alcol. Il 45% chiedono pene più severe per chi si mette al volante in stato di ubriachezza. E poi le risposte dei genitori. Il 95% circa si dicono informati di come i figli trascorrono il tempo libero e riferiscono di parlare spesso con loro dei pericoli legati al consumo di alcol (69%). Un risultato che stride con quanto raccontano i ragazzi: il 70% ritengono di comportarsi secondo i modelli recepiti in casa, altrettanti si dicono d’accordo con i genitori a proposito di consumo di alcol, il 26% sostengono che padri e madri debbano dare raccomandazioni (che però non servono, a loro giudizio), il 4,6% non accettano prediche. Per quanto riguarda la fonte di informazione ritenuta più affidabile, per il 60% dei giovani sono quelle assorbite in famiglia, per il 48% da un amico fidato, per il 42% dal medico di famiglia, per il 36% dal fidanzato, solo il 25% dalla scuola. Ed è proprio sull’ultimo dato sul ruolo delle istituzioni che i tecnici dell’Osservatorio invitano a riflettere e ragionare per pianificare diversi piani di intervento. Secondo Tempesta

IL GENITORE AMICO NON FUNZIONA PIÙ - Insomma, secondo lo psichiatra l’impostazione del genitore amico non ripaga più. Madre e padre devono recuperare severità e autorevolezza. Solo così conquisteranno la fiducia degli adolescenti. Tradotto nella realtà di tutti i giorni, ecco alcune linee di comportamento da mantenere con i figli. Innanzitutto, attenzione ai loro cambiamenti, all’anormalità. Se li vediamo diversi non dobbiamo temere di chiedere, bisogna anzi pretendere risposte e dialogo. A tavola poi diamo il buon esempio avviando i bambini fin da piccoli ad un rapporto corretto con l’alcol, inteso come integratore aggiuntivodei pasti. A proposito della collaborazione dei servizi pubblici, Tempesta ritiene sia indispensabile individuare le figure di operatori che possano prendersi in carico i ragazzi diventati prigionieri del binge drinking, delle ubriacature del fine settimana. Non esistono nel nostro sistema dei circuiti di assistenza in cui i giovani possano essere inseriti.

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Commenti al Post:
vichiedoperdono
vichiedoperdono il 11/12/08 alle 11:56 via WEB
SAGGEZZA POPOLARE: MAZZ E PANELLE, FECN I FIGL' BELL! TRADUZIONE: UNA SBERLA OGNI TANTO E ONESTO PANE, FAN CRESCERE BENE.. AUTOREVOLEZZA E SANI PRINCIPI. RISPETTO DELLE REGOLE SIA DA PARTE DEI GENITORI CHE DEL FIGLIO, E TANTO AFFETTO.. DIALOGO DIALOGO DIALOGO!! VICKY
 
 
LO_ZOOO
LO_ZOOO il 11/12/08 alle 12:19 via WEB
secondo me ..un mio piccolissimo e modesto parere è... tante volte neanche con mazza e panella si risolvono i problemi anzi ci sono dei ragazzi che per quante botte si possono prendere dai loro genitori..loro comunque continuano....anzi!!te li puoi ,mettere ancora piu' contro e farlo solo per dispetto bisogna insieme al ragazzo capire qual'è il problema...farlo parlare..si certo anche con un pizzico di severita' ..questo non fara' mai male... (Rispondi)
 
   
vichiedoperdono
vichiedoperdono il 11/12/08 alle 12:47 via WEB
ESATTAMENTE QUELLO CHE VOLEVO DIRE.. CI VUOLE LA CAREZZA, MA ANCHE UN PO' DI POLSO.. IL DIALOGO E' FONDAMENTALE.. CERCARE DI NON DIVENTARE DETECTIVE, MA NON PERDERLI MAI TROPPO DI VISTA.. BISOGNA INSEGNAR LORO AD AVERE VOGLIA DI RACCONTARSI, SE NO SI RISCHIA CHE, CRESCENDO, SI CHIUDANO IN MANIERA PERICOLOSISSIMA, SALVO POI RIAPRIRSI CON GLI AMICI, DAVANTI AD UNA BIRRA..DUE..TRE.. VICKY
 
nova2007_2007
nova2007_2007 il 12/12/08 alle 00:54 via WEB
Madre Teresa di Calcutta ripeteva sempre che la prima educazione si riceve in famiglia....ma quale famiglia? Quella di oggi che offre ai figli capi di abbigliamento assolutamente firmati,vacanze che non saranno pagate perche' ci sono da pagare ancora quelle di tre anni fa,barca,moto,auto,computer, cellulari ai bambini...etc...etc.. per non parlare dei divorzi con nuovi compagni/e per mamma e papa', fratelli mai visti,parenti che sbucano dal niente,per non dire dei permessi di stare in discoteca tutta la notte...a far cosa????? A dir le preghiere??????' Facciano un coraggioso -mea culpa- questi genitori e poi,forse si potra' parlare dei figli,intanto si autoeduchino a fare i genitori per bene! Ciao caro padron di casa,nova
 
 
notesitoweb
notesitoweb il 12/12/08 alle 09:41 via WEB
a 14 anni nonostante andavo da Dio a scuola andavo d'estate a lavorare per togliermi i miei sfizzi,mentre gl'altri si divertivano io lavoravo,i miei si amano da ben 35 anni , sempre presenti e in famiglia mai avuti problemi di alcol droga o cazzate varie mai fatto debiti per vacanze,piuttosto si salta....i miei sono fedeli e io sono cresciuto con valori molto importanti e solidi...lascia stare Madr Teresa...esistono le famiglie ok ma fanno meno furore di quelle che non vanno!
 
TB7
TB7 il 17/12/08 alle 19:21 via WEB
Io con mia figlia non sono un genitore amico ,anzi gli ho imposto di bere solo latte ed acqua,e non ho fatto nessuna fatica ,solo una volta ha tentato di bere del vino ma l'ho avvertita se insisteva ancora gli avrei tolto il ciuccio.Ha due anni ma è molto molto matura
 
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