Zacinto mia

FORSE, QUALCHE BUONA NOTIZIA


Finalmente qualche buona notizia. Questo blog è un po' una valle di lacrime perchè mi aiuta a sfogare ciò che non dico agli altri, principalmente per quieto vivere, ma ogni tanto mi capita anche qualcosa di bello ed è giusto scriverlo!Il capo ha deciso di darmi un premio (anche se, inserito nella busta paga di novembre, finisce nello scaglione successivo e quindi risulta quasi dimezzato) e mi ha confermato, a voce, la futura promozione. Questo mi ha rincuorato visto che, nella mia diffidenza e frustrazione, interpretavo ogni segnale in senso opposto ed ero arrivato a scrivere su un foglio i torti subiti con tanto di data e prove. Il foglio non l'ho ancora buttato, non si sa mai, potrebbe tornare utile... Intanto passo le mie giornate ad urlare per sovrastare le grida della collega parruccona e per relazionare il capo su ciò che sto facendo, mando mail in continuazione mettendolo per conoscenza, così vede che sto lavorando tanto. Cerco sempre di farlo prima che arrivi la parruccona così non si appropria lei del mio lavoro. Ho sempre odiato questo modo di agire, ma è così che va il mondo... Il capo ha ribadito che non devo fare ore di straordinario. Adesso per avere una promozione bisogna lavorare di meno?!? Meglio così! Mia moglie voleva festeggiare, ma io sono scaramantico. Lo farò solo quando vedrò scritto il mio nuovo livello in busta paga.Mia moglie ha fatto degli esami in ospedale per alcuni problemi al cuore, ma finora non è risultato nulla di preoccupante. Era un po' agitata per il ricovero, vista la lontananza da casa, ma per fortuna si è tranquillizzata (di certo la compagnia non le è mancata visto che la sua compagna di stanza non smetteva un attimo di parlare; le ha raccontato della madre che è rimasta vedova a 27 anni con 3 figli, del nonno che ha lavorato fino a 81 anni per darle la dote, della nonna che le ha preparato il corredo e 53.000 lire per sposarsi, della casa al mare, dei sui tre figli e cinque nipoti ecc ecc) e, soprattutto, mia moglie non ha nulla di grave.