Zacinto mia

VIENE LA FINANZA! VIENE LA FINANZA!


Sono giorni un po’ convulsi in ufficio. Alla notizia della riorganizzazione a far data da gennaio 2017, è seguito il silenzio nel mese di settembre. All’inizio di ottobre il collega rappresentante sindacale ha annunciato che il nostro ufficio è tra quelli che chiuderanno. La sua informazione è però ferma a fine agosto. In realtà non ci sono i presupposti operativi. Nessuna attività è stata ancora trasferita altrove e nulla è stato più detto. E’ stato solo avviato - dieci giorni fa - un progetto di ridisegno del processo relativo ad alcuni pagamenti, che, però, riguarda solo circa il 10% dei pagamenti. Il restante 90% non è coinvolto e tutte le altre attività, diverse dai pagamenti, sono immutate. Questo ridisegno di alcuni pagamenti comporta, in realtà, un incremento delle nostre attività, pertanto non vedo segnali di chiusura. Il mio collega di Milano, col suo consueto terrorismo psicologico, dice che la chiusura ci sarà perché se il capo ha detto che si farà, porterà a termine il suo compito. Bah… anche in questa fase di cambiamento del processo di pagamento, lui, che ha fatto parte del gruppo di lavoro iniziale, non ha fornito un grande aiuto. A parte lamentarsi che nell’inviare una mail non avevo messo l’oggetto uguale al suo, irritarsi perché, ad una mail della dirigente di Roma che mi chiedeva se fossi abilitato ad una certa attività, dopo verifica, ho risposto affermativamente, mentre lui aveva risposto di no perché non aveva neanche tentato di accedere (“prima di mandarmi le mail mi devi chiamare” Ma chi sei? Il mio capo? E poi tu mi hai chiamato quando hai risposto negativamente? Piuttosto controlla prima di scrivere!!!); alla fine mi ha dovuto dar ragione, come, d’altra parte, in un’altra circostanza, quando discutevamo di una procedura e lui ha tratto conclusioni senza aver letto a fondo la documentazione. Avrà più esperienza di me, mi ha insegnato prima di venire a Brescia, ma, spesso, è pressapochista e si lancia in sparate senza aver riflettuto a fondo. Io sarò inesperto, ma sono più riflessivo. Verifico e studio prima di parlare o scrivere. Domani c’è sciopero di treni e metropolitane. Lavorerò da Milano, spero non mi tenga, come l’ultima volta, tutta mattina nel suo ufficio a far terrorismo (“viene la finanza! Viene la finanza!”).