Zacinto mia

IL COLLOQUIO


Mercoledì ho fatto il colloquio con risorse umane per la mia riallocazione. Avevo già messo una pietra sull’ottenimento del livello inquadramentale superiore nell’attuale posizione, essendo l’ufficio ormai chiuso. Quanto meno la responsabile di risorse umane è stata la prima persona che me l’ha confermato. La mia capa di Roma e la precedente responsabile mi dicevano che dovevo aspettare, ma non mi hanno fatto sapere nulla. Un po’ di delusione c’è; quanto meno mi hanno confermato che la mia attuale divisione non pone limiti al rilascio del personale, pertanto mi avrebbero fissato un colloquio con il capo dell’altra struttura ed avrebbero stilato un percorso di formazione per me, a cui seguirà l’applicazione definitiva. Sta di fatto che tra formazione e applicazione definitiva, passerà un altro anno o anno e mezzo. Non sono molto felice di ricevere queste notizie, ma, almeno, qualche possibilità di crescita futura c’è. Non è immediata, ma c’è. Devo ricominciare da zero, dopo un anno dovrò imparare un nuovo lavoro, fare fatica, mostrarmi interessato e capace ai nuovi capi. Oltretutto il pendolarismo e gli sforzi compiuti in questi 13 mesi non sono valsi praticamente a nulla. Cosa devo fare? Una causa all’azienda? La vincerei, ma chissà dove mi sbatterebbero. Non voglio nemmeno farmi venire l’ulcera pensando al passato. Voglio vedere la luce nel futuro e tirare avanti.