Zacinto mia

CONSOLAZIONE


Se scrivo qui proprio il giorno di Pasqua è perché ho bisogno di sfogarmi un po', perché non ho nessuno con cui parlare di certi problemi. Sì, so già che probabilmente ciò che sto per scrivere cadrà nel nulla, ma, forse, scrivere mi aiuterà a tranquillizzarmi, forse in futuro rileggero' queste parole sorridendo. Ieri mia moglie si è lamentata perché a volte dico a nostro figlio di non piangere o strillare e perché gli dedico poco tempo. Se dobbiamo essere sinceri, lui la cerca sempre e per un motivo banale: vuole il suo latte. Io ho tentato di dirle che, a quasi 16 mesi, non dovrebbe più essere allattato, ma lei insiste che può farlo tranquillamente fino a 2 anni. Sì, sta di fatto che vuole sempre lei e, quando sta facendo qualcosa in un'altra stanza, la segue e, se io gioco con lui, dopo poco se ne va, la cerca, piange. Ha anche scritto ad una mia amica che io gli dedico poco tempo, che ho sempre il tablet in mano. Ma quando? Ieri stavo facendo una cosa è volevo finirla. Potrò farlo? Lei decide quando fare le pulizie o preparare la cena senza dirmelo prima così non mi posso organizzare. Io, invece, le chiedo sempre se posso fare la doccia ecc così da sapere se può tenere il bimbo. Con lei invece devo sempre interrompermi e, se glielo dico, urla. E poi, anche questa amica, era una mia amica, lei ha iniziato a scriverle e ha smesso di confidarsi con me. E io che la conosco dal 2002! Bella amica! D'altra parte, lo so già, le donne sono pettegole e amano parlare male di tutti e lamentarsi per sentirsi dire che sono brave e che sono martirizzate dagli uomini. Ma non si rendono conto che non sono risposte costruttive a sentirsi dire che si ha sempre ragione? Ma a loro piace così. E poi è lei che ha sempre in mano il cellulare. Ma lasciamo perdere. Io sto zitto per quieto vivere. Non tocchero' più il tablet. Se poi il bambino piange comunque, vedrà lei.