Zacinto mia

CIAO NONNA


Una pagina che non avrei mai voluto scrivere. Mia nonna se n'è andata. Era anziana, so di essere fortunato ad averla avuta con me anche da adulto, ma forse è proprio per questo che non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei.Una di quelle giornate fredde di inizio maggio, in cui si vorrebbe che il caldo ci scaldasse il cuore, ma l'inverno irrompe con le sue codate. Una sera di pioggia, l'ultima crisi respiratoria, osservavo con ansia la tua bocca, il tuo respiro affannoso, i movimenti frenetici di mani e gambe. Avevi già perso conoscenza. Ormai le crisi respiratorie si erano fatte frequenti, i polmoni erano pieni di liquidi. Speravamo che anche questa volta ce l'avresti fatta. A febbraio avevi superato la bronchite, l'anno scorso il terzo infarto, avevi rotto il femore due volte. Da sempre cardiopatica e diabetica, questa volta non ce l'hai fatta. Sei tornata dal nonno, da due figli, dai tuoi fratelli.Ricordo quando ci portavi al mare, poi, più grandicelli, in montagna, ti fermavi a parlare con tutti. Raccontavi della tua infanzia. Avevi un cappello fiorato su cui si posavano le farfalle. Ricordo una volta che ti accompagnai a comprare una camicetta. La scegliemmo insieme. Ne fosti orgogliosa. Ricordo quando mi facevi dire il rosario con le litanie in latino mentre preparavamo la tisana alla malva. Ricordo i giorni drammatici in cui morì il nonno e con mio fratello restammo davte. Ricordo quando ci offrivi dolci a casa tua. Ricordo la tua ansia di partecipare al mio matrimonio e poi la lenta decadenza. Hai voluto bene a mio figlio. Ti ha dato tanti baci la domenica prima della tua scomparsa, l'ultima volta che ti ho vista cosciente. Voglio ricordarti così. Non ti dimenticherò mai.