Zacinto mia

LE REAZIONI SPROPOSITATE


A volte, evidentemente, le persone non si rendono conto delle conseguenze che hanno le loro parole. Un giorno ho chiesto a mia moglie come mai avesse speso più del solito facendo la spesa e mi ha preso a male parole, dicendo che, secondo me, sono bravo solo io, ma che dovrei ringraziare Dio di avere lei, anche per i nostri figli ecc E qui ho sempre il sentore che lei pensi che, senza di lei, io non farei abbastanza per i bambini. Certo, non c'è paragone: io lavoro tutto il giorno, mentre lei è a casa e si dedica di più a loro, inoltre il piccolo dev'essere allattato e non posso occuparmene io. Ha rinvangato la storia di una truffa online che, comunque, è colpa sua, perché non avrebbe dovuto fornire le sue credenziali, così ci hanno sottratto oltre 1600 euro e non so se li riavremo indietro. Io, appena l'ho saputo, ho bloccato la carta di credito e ho fatto denuncia ai carabinieri. L'ente emittente ha risposto che non ci deve rimborsare e che ci dovremo rivolgere all' esercente disconoscendo l'acquisto. Sta di fatto che io non avrei fornito i miei dati rispondendo ad un sms, ma non lo dico perché altrimenti sembro il primo della classe. Stessa cosa l'altra domemica che non mi sentivo bene, ma mi annoiavo a stare in casa, le ho detto che volevo portar fuori il cane perché ero stanco di stare in casa visto che la mattina aveva voluto farlo lei. È venuto giù il mondo: mi ha detto che il mio comportamento era inqualificabile, che sono un cretino, che dovrei andare a quel paese perché lei l'ha fatto solo per amor mio e io non sono stato riconoscente. Non intendevo suscitare rale reazione solo perché ero annoiato, così come al lavoro, sentirmi dire che potrei essere segnalato ai sindacati solo perché volevo - su richiesta del capo- un monitoraggio sull'avanzamento di un lavoro, non era certo cosa voluta. Se poi ci si mette il collega untuoso che va a riferire tutto al capo che si lamenta con me che non ho leadership sono veramente stufo. Per non parlare della zitella acida a cui ho chiesto una cosa innocua consigluandole di mettere un filtro al programma che usuamo al lavoro e mi ha risposto, senza lasciarmi finire, che è tanti anni che lavora in quell' ufficio, che nessuno le deve dire cosa fare, che piuttosto le devo mandare una mail e se n'è andata in bagno. Passi quando mi ha risposto male i primi tempi, ma ora che mi conosce bene, che mi aveva chiesto scusa per il passato, ha dimostrato, non solo di essere frustrata e mentalmente instabile (perché non ha una vita privata e pensa ancora che ionle abbia sottratto il posto quando io, in realtà, per un anno e mezzo, a Brescia ho occupato un posto di livello superiore senza che mi venisse riconosciuta la qualifica, mentre lei è sempre stata una normale impiegata ma si è montata la testa), ma anche falsa e meschina. Le sue scuse erano false, mi aveva illuso che i rapporti tra noi fossero migliorati. Per me da questo momento in poi lei, come persona, non esiste più.