Zacinto mia

POCO SMART


Le mie giornate le passo ormai per lo più inchiodato al computer a lavorare. Hanno prorogato lo smart working fino al 30 giugno, ma l'idea è farlo fino a settembre. Il nostro capo ha addirittura ventilato l'ipotesi che diventi a tempo indeterminato. Ci hanno fatto abbandonare l'ufficio in fretta e furia, non ho neanche salutato degnamente i colleghi, e poi le videoconferenze continue, moleste, non programmate, l'idea che, tanto si è a casa, quindi si può lavorare più oremi scoccia. Oltretutto me ne sto sempre in pantaloni corti e ciabatte, esco poco di casa, mi sto stancando. Io abito vicino all'ufficio, non mi dispiacerebbe tornare. Oltretutto, quando finisco i miei suoceri hanno preso l'abitudine di portare mio figlio grande in giro, così lo vedo solo la sera. Glielo ho già detto che preferirei stare con lui appena finisco il lavoro, ma hanno fatto finta di niente. Ieri ho dovuto ripeterlo e mia moglie ha fatto l'offesa:"Perché mugugni? Non posso mettere cesure" A me piange il cuore dirgli di no la mattina o dopo pranzo, quando mi chiede di giocare con lui perché devo lavorare. Almeno quando posso, lasciatemi stare con lui! Oltretutto le volte che, in passato, mia moglie deve aver detto a sua mamma, alle amiche, alla psicoliga, che non l'ho aiutata abbastanza o ho alzato la voce col bambino hanno esacerbato in me questo sentimento. A volte credo che, se mia moglie fosse meno pettegola, facesse meno chiacchiere malevole, sarebbe meglio. Poi, a che serve la psicologa? A sfogarsi dicendo cattiverie? Farebbe meglio a dirmi in faccia le cose.In questi giorni mia nonna, l'ultima rimasta, è caduta. Per fortuna non si è rotta nulla, ma fa fatica a camminare, deve essere sempre assistita e dà segni di scarsa lucidità. So che alla sua età è improbabile che le persone siano autosufficienti, ma mi fa tanta tristezza che mia nonna, sempre così attiva, stia perdendo le forze. Non si è mai preparati e si fa fatica ad accettarlo per chi si vuole bene.