Zacinto mia

SENSI DI COLPA ARRETRATI


Purtroppo, in seguito alla caduta di alcune settimane fa, mia nonna non è più autosufficiente e deve essere assistita 24 ore su 24. Mio papà, che dirmiva da lei la notte, ha avuto un infarto ed è stato ricoverato per alcuni giorni in ospedale. Per fortuna ora sta meglio, ma mia nonna ha sempre bisogno di assistenza. Io faccio quello che posso andando da loro nel fine settimana e stando con la nonna alcune ore così che i miei genitiri possano fare altro. Abito però a quasi 40 km di distanza, ho due figli piccoli e ho capito che mia moglie non è molto contenta che vada da loro perché le lascio il piccolo e lei ha altre cose da fare, è stanca ecc ecc ma io cosa posso fare? Mia sorella, devo dire, non è per niente comprensiva. Fa delle affermazioni come se io non fossi abbastanza presente. Certo, lei abita sotto la nonna, non lavora, non è sposata, non ha figli, come può capire le mie difficoltà? Tra lei e mia moglie trovano sempre ol modo di farmi sentire in colpa, per quanto io cerchi do dare il massimo per le due famiglie. Oltretutto io lavoro a tempo pieno dal lunedì al venerdì, quindi faccio quello che posso. Il mio capo ha pensato bene di prendersi un lavoro enorme, che secondo me, dovrebbe impegnare 10 persone, assegnandomene solo due: una di 62 anni che non riesce ad usare il computer e un'altra dura di comprendonio. Dopo 4 giorni a urlare non ha ancora capito il lavoro. Poi il capo insiste che devono lavorare di più e che dobbiamo smaltire l'arretrato, ma, in queste condizioni, non fa che aumentare. Già ho i miei pensieri, in più anche questo? Lui pensava di prendersi i meriti di aver azzerato l'arretrato senza aver valuatato i volumi di lavoro, e adesso il problema è mio.