Zacinto mia

39+96


È passato il mio trentanovesimo compleanno e anche il novantaseiesimo di mia nonna. È un periodo in cui non miva di far le solite valutazioni sul tempo che passa, sugli obiettivi raggiunti o meno. A livello lavorativo non mi interessa più progredire. Mi hanno fatto odiare il mio lavoro al punto che, fino a meno di un anno fa, avrei fatto causa all' azienda ae avessero promosso il collega untuoso prima di me, ma adesso non mi interessa più nulla. Ho già espresso il mio dissenso al capo e, tra progetti fumosi e lavori che mi addossano, non ne posso più. In questi giorni non faccio che pensare a mia nonna. Sembrava che andasse un po' meglio, ma poi ha avuto un'altra ricaduta. Oggi sono riuscito a vederla. Era cosciente, ma piuttosto debole. Come l'altra nonna, che è mancata l'anno scorso, l'ultima sera che l'ho vista, aveva il volto disteso, le rughe quasi assenti nonostante l'età. Un po' l'immagine che ho avuto da piccolo dei morti che mi hanno fatto vedere. Associo queste immagini agli ultimi momenti della vita di una persona. Mi ha lasciato tanta tristezza. Oggi fa anche freddo, è una di quelle giornate uggiose autunnali che non mettono certo allegria. I miei figli hanno un po' di raffreddore e abbiamo dovuto tenerli a casa per evitare che, in base alla normativa vigente, le insegnanti li mandino a casa e necessitino del parere della pediatra per riammetterli con annesso tampone covid. Mi dispiace soprattutto per il piccolo che aveva fatto l'inserimento 4 settimane fa e rischia di disabituarsi. In questi giorni che sono rimasti a casa non sono certo migliorati. Mi sembra che non ci sia via d'uscita. Per il compleanno mia moglie mi ha regalato un corso di conversazione russa, ma io sto già facendo un altro corso. Non vorrei dover fare due corsi contemporaneamente con libri e metodi diversi facendo così confusione. Oltretutto, tra lavoro e famiglia, non ho tempo per studiare il doppio. Spero di riuscire a tener buona l'iscrizione a questo nuovo corso dopo la fine di quello che sto seguendo. Non me ne ca bene una. Anche i regali mi danno pensieri.