Zacinto mia

I FIGLI


A novembre le maestre di mio figlio grande (4 anni), durante un colloquio, hanno fatto presente che tende ad isolarsi, tende a giocare per lo più da solo e sdraiato e non ascolta più di tanto le loro istruzioni preferendo rinunicare a lavori proposti. Ci hanno consigliato di aumentare la sua autostima e di fare una visita neuropsichiatrica. Noi ci siamo preoccupati perché non sapevamo a cosa pensare. È vero che ha avuto un'ipossia ischemica alla nascita, ha iniziato a camminare a quasi due anni, ma non abbiamo mai rilevato problemi. Visti i problemi alla nascita, è entrato in un programma di follow up fino ai 3 anni che, però, non ha evidenziato criticità. Le maestre sostengono che è rinunciatario perché in alcuni aspetti è più indietro dei compagni. Il neuropsichiatra non ha rilevato ritardi. Ci ha solo consigliato logopedia e psicomotricita' che farà appena possibile. Certo è che per dei genitori non è facile accettare notizie del genere. Già mi vedo alle elementari con insegnanti di sostegno ecc Le maestre sostengono che se agiamo prima dei 6 anni non ci saranno problemi. Speriamo. Dopo Natale ci hanno rivelato di averlo trovato maturato, migliorato e più attivo coi compagni. Abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Poi i giorni scorsi ancora: gioca poco coi compagni, si isola, sta sempre sdraiato, npn ascolta, rinuncia alle attività. Mi dà tanti pensieri. Guardo soprattutto al suo futuro, penso alla scuola e al lavoro e desidero solo il meglio per lui. Almeno il piccolo, a detta delle maestre del nido, è più avanti degli altri anche perché segue l'esempio del fratello più grande. Meno male, almeno lui.