Questo blog entra in una nuova fase per la nuova direzione che ahimè ha preso la mia vita. Ormai può diventare il diario di un papà single. Sì, ormai questo sono: un papà single. Ho sempre considerato così lontane da me queste persone, se vogliamo, dei povero disgraziati, con pochi soldi, tanto dolore e un grande fallimento. Ora sono uno di loro. Da lunedì scorso mi sono dovuto trasferire nella nuova casa. I primi due giorni i bambini sono venuti con me e anche il primo fine settimana. Ho voluto così per non dar loro l'impressione che me ne andassi anche perché io non me ne sarei mai andato. Non è una decisione mia. Devo dire che, un po' per il clima di vacanza, un po' per la novità, le cose sono andate bene. Solo il grande ha chiesto della mamma quando non riusciva ad addormentarsi. Per il resto non si sono verificati grossi problemi. È faticoso però tenere due bambini completamente da soli. A volte non si sa cosa inventarsi. Io non ho aiuti: i miei genitori sono a oltre 30 km di distanza, non ho amici qui, non conosco nessuno nel palazzo. Mia moglie, invece, ha vicino la sua famiglia e conosce tutti, abitando là da anni. Oltre a ciò io sono convinto che sia meglio che i genitori stiano insieme per completarsi nel rapporto quotidiano coi figli, ma dovrò abituarmi al contrario. Ironia della sorte, domenica al parco stavo spingendo mio figlio sull' altalena e di fianco a me un altro papà spingeva la figlia. Gli si avvicina un altro papà al quale dice di fare un doppio lavoro per pagare il mantenimento ai figli e parlano dei problemi con le ex mogli. Uno dà il proprio numero all' altro per vedersi la sera perché è sempre solo. Anche loro papà single! Forse non sono proprio l'unico! Avrei potuto scambiare anche il mio numero così forse mi sarei fatto qualche amico qui. Ma sono sempre così timido!
IL DIARIO DI UN PAPÀ SINGLE
Questo blog entra in una nuova fase per la nuova direzione che ahimè ha preso la mia vita. Ormai può diventare il diario di un papà single. Sì, ormai questo sono: un papà single. Ho sempre considerato così lontane da me queste persone, se vogliamo, dei povero disgraziati, con pochi soldi, tanto dolore e un grande fallimento. Ora sono uno di loro. Da lunedì scorso mi sono dovuto trasferire nella nuova casa. I primi due giorni i bambini sono venuti con me e anche il primo fine settimana. Ho voluto così per non dar loro l'impressione che me ne andassi anche perché io non me ne sarei mai andato. Non è una decisione mia. Devo dire che, un po' per il clima di vacanza, un po' per la novità, le cose sono andate bene. Solo il grande ha chiesto della mamma quando non riusciva ad addormentarsi. Per il resto non si sono verificati grossi problemi. È faticoso però tenere due bambini completamente da soli. A volte non si sa cosa inventarsi. Io non ho aiuti: i miei genitori sono a oltre 30 km di distanza, non ho amici qui, non conosco nessuno nel palazzo. Mia moglie, invece, ha vicino la sua famiglia e conosce tutti, abitando là da anni. Oltre a ciò io sono convinto che sia meglio che i genitori stiano insieme per completarsi nel rapporto quotidiano coi figli, ma dovrò abituarmi al contrario. Ironia della sorte, domenica al parco stavo spingendo mio figlio sull' altalena e di fianco a me un altro papà spingeva la figlia. Gli si avvicina un altro papà al quale dice di fare un doppio lavoro per pagare il mantenimento ai figli e parlano dei problemi con le ex mogli. Uno dà il proprio numero all' altro per vedersi la sera perché è sempre solo. Anche loro papà single! Forse non sono proprio l'unico! Avrei potuto scambiare anche il mio numero così forse mi sarei fatto qualche amico qui. Ma sono sempre così timido!