Zacinto mia

PER SEMPRE?


E’ passato anche il mio quarantunesimo compleanno, non tanto meglio del quarantesimo, anzi, la situazione non è più incerta come lo scorso anno, ma è decisamente triste.Alterno momenti in cui la malinconia del passato mi assale, prendono il sopravvento i ricordi e la sensazione che i bei momenti vissuti non si ripeteranno e momenti in cui rifletto sugli errori del passato, provo una profonda rabbia nei confronti di mia moglie che in tempo zero (anzi meno uno perché già più di un anno fa cercava altri uomini) si rifa una vita, passa le sue serate in compagnia di chissà chi (ho trovato una scatola di profilattici nel suo comodino e ho visto che alcuni sono stati utilizzati; ma chi viene da lei perché non se li porta???), quando le dico se senza di me è felice mi risponde che non ha un lavoro, che è senza soldi e quindi è infelice. Ma solo a questo pensa? Non ha mai ricordi di noi due soli o coi bambini che la rattristano? Non sente mai la mia mancanza? Certo, non sarò stato perfetto, ma mi sembra incredibile che cancelli così velocemente il nostro rapporto.Quando sono senza i bambini mi sento tremendamente solo. Sto in una casa che non sento come mia, che mi hanno trovato quelle serpi di mia moglie e di mia suocera per mandarmi via il prima possibile. Non posso più stare nella casa che avevo comprato coi miei soldi e che avevo arredato, in cui ho vissuto per 11 anni e in cui ho tanti ricordi coi miei bambini. Sento di vivere una vita che non ho scelto io. Ero felice, senza pensieri nella vita che mi ero scelto col matrimonio e i miei figli ed ora questo mi è stato portato via. Cerco di occupare compulsivamente il tempo accettando inviti da amici per aperitivi, uscite, feste ma non portano a gran chè. Incredibilmente ci sono giorni in cui devo scegliere cosa fare perché si accavallano gli impegni, ma questo significa che io non sto bene da solo. Cerco di occupare il tempo per non pensare, per non stare in casa. Sotto sotto in queste uscite cerco un’altra donna perché da solo non so stare. Temo però di ripetere il copione di quando conobbi mia moglie, che ero appena stato lasciato dalla mia precedente fidanzata, ma devo essere più selettivo. Non voglio soffrire ancora. Deve essere una persona che mi accetta per come sono e che sa cogliere il bello che c’è in me. Che poi, chissà quante vogliono uno che per metà delle giornate è coi suoi figli e, pertanto, non può dedicare loro tempo e attenzioni? Inoltre non sono uno che prende granchè l’iniziativa e poi è più difficile a 41 anni che a 28…Durante una passeggiata al parco ho conosciuto una ragazza, che mi ha chiesto il numero di telefono. Ci siamo rivisti un paio di volte. Sembrava presa da me, ma io ho il timore di ricadere nei miei errori. Non mi convince il fatto che lei viva sola da tanti anni, che abbia avuto relazioni di al massimo tre anni. Insomma, credo che non sia la persona che vuole il “per sempre” come lo intendo io. Oltretutto mette gli anfibi, il giubbottino di pelle, gonna senza calze, fa yoga, danza indiana, tutte cose che c’entrano poco con un conservatore come me. Ho diradato le comunicazioni, forse avrei potuto provarci di più, essere più tenace, ma credo che non sia il mio tipo. Devo essere più selettivo, non voglio soffrire. La psicologa mi dice che il “per sempre non ha senso”, che una coppia dura finchè sta bene, ma io sono cresciuto con questo concetto, con l’idea del matrimonio per tutta la vita. Va bene, posso accettare che il mio sia finito (settimana scorsa il tribunale ha omologato la separazione, ho pianto tutte le mie lacrime quando l’ho saputo, ho ritirato la mia copia dell’accordo ma ho lasciato la busta chiusa e l’ho messa in un armadio), ma non mi va di trovare una donna che mi vuole solo per pochi anni. Quanto meno la vorrei per un progetto comune. E poi c’è il discorso che devo prima imparare a stare da solo, trovare il mio equilibrio, ma anche qui faccio fatica, ho sempre delegato tutto alla coppia. Evidentemente ho bisogno ancora di tempo, tanto tempo.