Zacinto mia

Ciò nonostante ognuno, se non proprio felice, almeno non è infelice. E tira avanti.

 

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Messaggi di Agosto 2012

ALTRI ARGOMENTI DI DISCUSSIONE?

Post n°245 pubblicato il 27 Agosto 2012 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

Non sopporto la gente che si lamenta dal caldo. Non ci vuole una laurea ad Harvard per capire che la scorsa settimana ha fatto veramente caldo dato che siamo arrivati anche a 37 gradi all'ombra, figuriamoci al sole, però sembrava che la gente non parlasse d'altro. Che noia! Ma non avete nient'altro di cui parlare? A parte il fatto che io non soffro per niente il caldo; anzi, in ufficio, finchè ero solo (visto che tutti gli altri erano in ferie) ho tenuto spenta l'aria condizionata e le finestre aperte. Quando poi sono tornati due colleghi mi hanno acceso l'aria condizionata che a me dà fastidio. In pausa pranzo camminavo al sole per scaldarmi un po', alla faccia di chi si lamenta! Poi si lamentavano anche del fatto che la notte non riuscivano a dormire. Bah, io con pigiama (corto), lenzuola e copriletto, senza aria condizionata o ventilatore, appoggiavo la testa al cuscino e mi addormentavo e dormivo le mie 9 ore filate. Solo la sveglia mi faceva alzare!

L'unica occasione in cui ho sentito caldo è stata una sera che siamo usciti con amici in un ristorante giapponese. Penso, però, che non fosse solo caldo. Era la rabbia per la lentezza del servizio (45 minuti per portare piatti sbagliati!) oltre al fatto che tutti, anzichè approfittarne per conversare (preferibilmente non del caldo), hanno passato la serata a pigiare violentemente le dita su telefonini, smartphone, tablet ecc. Io odio questi aggeggi, specie a tavola! Come se ciò non bastasse, essendo il ristorante con formula all you can it, continuavano ad ordinare zuppine e brodaglie, una via l'altra, che arrivavano puntualmente tre quarti d'ora dopo. Io sudavo solo a guardarli! Dalla rabbia e per non aspettare ultriormente ho mangiato solo 4 ravioli di numero e un piatto di sushi. Tanto la fame mi era passata nel giro di poco. Diciamo che quella serata ha fatto il paio con l'altra serata in cui siamo arrivati con 50 minuti di ritardo a causa di un'auto che si è incendiata davanti a noi (con conseguente necessità di defluire dalla strada in retro), la coppia che ci aspettava voleva tornare presto, ma gli altri due amici che erano con noi, non erano sazi, pertanto abbiamo proseguito la serata in un altro ristorante dove i due hanno tenuto il muso e non hanno mangiato nulla. In tutto ciò m'è uscito il sangue dal naso e sono stato 20 minuti in bagno ad aspettare che cessasse, ricordandomi del medico che, 5 anni fa, constatando la mia alta pressione, mi disse: "Sei giovane, non preoccuparti finchè non ti esce il sangue dal naso". Che sia arrivato quel momento?

 
 
 

PARANOID PARK

Post n°244 pubblicato il 21 Agosto 2012 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

Molti aspettano tutto l’anno le vacanze per riposarsi, per stare coi propri cari, per viaggiare. Io sono uno di questi. A parte una settimana a giugno, quest’anno farò due settimane di vacanza ad ottobre perché mia moglie ha avuto ferie solo in quel periodo. Abbiamo deciso di fare un viaggio a San Pietroburgo e Mosca. Diciamo che ho insistito io perché da quando ho letto “Guerra e Pace” a 17 anni mi sono innamorato della Russia e quindi ho sempre sognato di andarci!

Abbiamo comprato i biglietti della Wind Jet.

Come tutti ormai sanno la Wind Jet è sull’orlo del fallimento e non vola più. In poche parole, i nostri biglietti sono carta straccia. Oltre 500 euro sbattuti nel… water.

Quando succedono queste cose divento una bestia. Si lavora tutto l’anno, si fa tanta fatica a risparmiare, i biglietti delle compagnie aeree di linea sono troppo costosi e quindi si ripiega sulle compagnie low-cost che poi falliscono! Me la sono presa con me stesso perché forse avrei dovuto fidarmi solo di altre compagnie, ma con Alitalia avremmo speso 3.000 euro, cifra improponibile. Con Luftansa peggio ancora, stesso discorso con altre compagnie.

Ai vari call center non risponde nessuno, finchè ad un numero dell’Alitalia, dopo 20 minuti di musichette, tasti da digitare ecc mi hanno offerto biglietti a 250 euro, quindi, in totale, per 2 persone, andata e ritorno 1.000 euro (oltre ai 500 già sborsati). E questa la chiamano tariffa agevolata???

Alla fine ho acquistato i biglietti sul sito di una compagnia aerea russa, pagando comunque 700 euro (che aumentavano col passare dei giorni, anche nel momento stesso dell’acquisto hanno interrotto la transazione per aumentare la cifra di 50 euro…) perché avevamo già pagato i visti (115 euro a persona) e il volo tra San Pietroburgo e Mosca e non valeva la pena buttare tutto all’aria. Sta di fatto che disgrazie di questo tipo mi fanno perdere la voglia di andare in vacanza. A questo punto preferisco stare a casa o andare in qualche posto più tranquillo in Italia.

Ho mandato una raccomandata alla Wind Jet per chiedere il rimborso di quanto versato, ma chi volete che risponda? Una compagnia fallita?

Certo è che dopo giorni in una Milano deserta, quando tutti sono in vacanza, non è la ricompensa che mi meritavo! Sembra di essere a Paranoid Park. Lo notavo la scorsa settimana: immaginate un supermercato di un paese alla periferia di Milano il 16 agosto alle 19,30. Il deserto, la desolazione più assoluta. Per avere che cosa, ad ottobre? Carta straccia?

 
 
 

CINQUE ANNI

Post n°243 pubblicato il 13 Agosto 2012 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

Sono passati cinque anni esatti da quando ho aperto questo blog.

Come oggi, anche il 13 agosto 2007 era un lunedì e non avevo nulla da fare in ufficio, sempre lo stesso ufficio, sempre gli stessi colleghi, su per giù, quasi tutti in ferie. Ero in ufficio di presidio anche ad agosto, rimandando le ferie a fine mese e a settembre, periodo più calmo, con l’indubbio vantaggio di non sorbirmi capi e capetti per almeno tre settimane. Avevo 25 anni, ora ne ho 30.

Avevo iniziato a scrivere principalmente per un dubbio che mi affliggeva. Questo blog mi ha aiutato a riflettere molto su me stesso, mi ha aperto un mondo sulla vita di altre persone con cui posso confrontarmi quotidianamente leggendo le loro vicissitudini e che non immaginavo vivessero così, spesso felici e serene. Il blog è stato testimone di queste mie riflessioni. Ho eliminato alcuni post che portavano alla mia mente esperienze spiacevoli, li ho ripubblicati in seguito, per cancellarli di nuovo. Io ho affrontato il mio percorso di vita, che mi ha portato dove sono, ho avuto cadute, dispiaceri, euforia, ma sono quello che sono. L’altra notte mi sono svegliato alle 4 perché avevo sete (avevo mangiato la pizza a cena e spesso mi fa questo effetto) e ho iniziato a pensare. Se avessi scelto diversamente? Sarei stato felice? Forse avrei accolto la proposta di lavoro che avevo ricevuto 3 anni fa, ma a causa della mia incapacità di intortare il potente di turno, non sarei cresciuto granchè professionalmente, magari mi sarei trasferito altrove, o forse sarei rimasto dai miei genitori, il che mi avrebbe impedito molta libertà di azione. Mi sarei nascosto, inoltre non ho il coraggio necessario per parlare, dopo un po’ di tempo probabilmente mi sarei stancato.

In questi cinque anni le cose sono cambiate dal punto di vista sentimentale. All’epoca stavo con la mia ex, questo blog è stato testimone del nostro rapporto burrascoso, del mio chiudere gli occhi e le orecchie di fronte a qualsiasi problema, poi lei mi ha lasciato e ho conosciuto la ragazza che ora è diventata mia moglie. Un rapporto più sereno e più equilibrato, non esente però da problemi, soprattutto economici all’inizio. Ora si fanno sentire alcune differenze di carattere, ma credo sia normale. Mia moglie si lamenta che non sono molto affettuoso, che non la riempio di complimenti, che lei è più accomodante di me. Forse non ha capito che io non mi lamento. Anch’io faccio molte rinunce. Quando ci siamo sposati, mi sono trasferito dal mio paesino a Milano, ho lasciato la mia famiglia, che ora vedrò ogni 3 settimane circa, ho cambiato stile di vita. Non uscivo così spesso, non facevo tutta la vita sociale che faccio ora, spesso fuori a cena, dover trovare argomenti di conversazione anche con chi ha poco in comune con te o ha 20 anni più di te, non potertene tornare a casa quando vorresti e mi sto per addormentare, dover rinunciare a tutti i vestiti che mi vorrei comprare, alzarmi presto la mattina perché lei entra prima al lavoro… Inoltre non mi lamento se non mi riempie di complimenti perchè non me ne accorgo. Non sono proprio abituato a riceverli. Me ne sono accorto dopo averci riflettuto. Altra cosa, io appaio sempre calcolato, raramente spontaneo. Almeno mi aiuta a darmi una disciplina, anche se a volte mi fa sentire in colpa. Per esempio, mia moglie ha deciso di iniziare la dieta e abbiamo tanti gelati in frigorifero. Ora li sto mangiando tutti io. Non riesco a resistere e finisco una confezione di 500 g in due volte, salvo poi sentirmi in colpa, non pranzare e andare a correre il giorno successivo. Pensavo di essere ingrassato, ma mi sono pesato e sono sceso a 54 kg. Al contrario, mia moglie fa molta fatica a ridurre i pasti e, soprattutto, a fare qualsiasi esercizio fisico. I sensi di colpa e la disciplina che mi impongo sono forse dovuti al fatto che i miei genitori, vedendomi distratto, mi hanno inculcato la necessità di pensare sempre prima di agire, oltre a tanti comportamenti che mi hanno sempre obbligato ad interrogarmi prima di compiere piccoli gesti, come comunicare per tempo uscite e ritardi perché mia mamma doveva scongelare il pane e la carne, organizzarmi in anticipo perché c’era una sola macchina in casa, usare internet e la stampante in università perché a casa non c’era, aprire la porta per non produrre umidità, aprire la finestra con le tapparelle alzate per non rovinare i serramenti, ecc Con ciò non voglio dare tutta la colpa ai miei genitori, altrimenti ricadrei in un errore che ho già segnalato ad altri! L’altro giorno, infatti, leggevo i post di un ragazzo che si lamentava che la sua scarsa autostima era colpa della severità della madre. Io gli ho risposto che non è facile essere genitori, si fa ciò che si può, inoltre non si può dare sempre la colpa di un disagio all’educazione ricevuta. E’ la somma di più fattori: educazione, esperienze, carattere, reazioni ecc

In questi cinque anni poco è cambiato, invece, dal punto di vista lavorativo. Gli altri vanno, vengono, cambiano ufficio, ritornano, promozioni, stipendi più alti. Io sempre qui, a contare i minuti per elemosinare qualche ora di straordinario e a rodermi il fegato perché le cose non cambiano mai per me. Io sono il tipo tranquillo, quello che sta sempre zitto, quello incapace a svolgere attività relazionale, quello bravo, ma che non deve crescere. Sì, deve crescere, ma solo a parole, nei fatti deve stare “bel quatà”, come si dice a Milano, ben coperto, come per non ammalarsi, per non soffrire, per non affaticarsi troppo. E intanto mi viene l’ulcera. Settimana scorsa ho sentito la mia amica di Palermo. Ovviamente l’ho chiamata io, ormai la chiamo solo io. Si è sposata a fine giugno, lo sapevo, ha ottenuto il trasferimento a Palermo da Trapani, ma il marito sta a Messina. E’ piena di entusiasmo, riesce a ottenere ciò che vuole. E così ha anche poco tempo per me. E pensare che eravamo così amici a Roma. Inseparabili. Lei si sposta di qua e di là, io sempre qui. Computer, scartoffie, rumore di tacchi sul pavimento nel corridoio, quadri e dirigenti che ridono e cincischiano in tono baldanzoso, mentre io non mi muovo. Sono come un complemento d’arredo, come una sedia o una scrivania, inamovibile. Un po’ come il palazzo in cui sto; credo che abbia 150 anni. Chissà quanta gente ha visto: le carrozze, le donne con ampie gonne fino ai piedi, gli uomini a cavallo, i tumulti per il pane, i tram che passano, due guerre mondiali, il giorno e la notte, l’estate afosa e l’inverno gelido, il sole che splende, illumina la piazza, dona un piacevole tepore e asseconda la mia vanità regalando un’abbronzatura dorata e la pioggia che scivola copiosa levigando il marmo, inamovibile ogni giorno che passa. Ecco io sono così, ormai.

 
 
 
 
 

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Un blog di: Oxumare81
Data di creazione: 13/08/2007
 

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