Zacinto mia

DIGNITÀ

In questi giorni mi sembra di lavorare, lavorare e solo lavorare. Esco solo per portare il piccolo al nido alle 8.30 e la sera per portar fuori il cane alle 21. Sono tutto il giorno davanti al computer. Devo sostituire un collega assente per corona virus da quasi un mese in più il capo si lamenta perché dovrei dedicarmi solo ai progetti assegnati da Roma, salvo che la dirigente non vuole che seguiamo i progetti pensati dalla responsabile dell' altra area. È ridicolo che le due prime donne si facciano la guerra in questo modo. Alla fine lavoriamo per la stessa azienda e io mi organizzo per portare avanti tutte le richieste. Anche le baggianate di assistenza alla clientela che il capo continua a girarmi, l'unica cosa che realmente gli interessi. Mia moglie ha fatto alcune supplenze di pochi giorni, poi l'hanno illusa che le avrebbero affidato una cattedra annuale, salvo poi cambiare idea perché si è presentato l'avente diritto. Lei afferma di essersi comunque trovata meglio nella scuola che l'aveva illusa, per questo ha deciso di rifiutare una supplenza di pochi giorni in un asilo. Io le ho fatto presente che, al suo posto, visto che l'altra supplenza non le è stata più assegnata, avrei accettato. Non trovo giusto farmi mantenere e quindi avrei accettato. Lei mi ha detto che è una questione di dignità e ad una scuola che chiama alle 7.45 per le 8.30 e che la fa lavorare all'asilo, quando lei potrebbe insegnare alle superiori, lei non risponde. Oltretutto deve studiare perché vuole convertire la laurea in filosofia in lettere per avere più opportunità lavorative. A parte il fatto che, se le avessero dato la cattedra fino a giugno, avrebbe comunque dovuto dedicare meno tempo allo studio. Si è arrabbiata con me perché non condivido il suo sogno e non sostengo la sua dignità. Peccato che io, per mantenere la famiglia, mi faccia calpestare quotidianamente a livello lavorativo.