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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 04 Settembre 2005 da Zafuf

Gli occhi di tutto il mondo guardano all'America, alla Grande America, all'America piegata, all'America dei desperados, all'America che da giorni non corrisponde all'immagine delle sit-com, ambientate in meravigliosi e verdi cottages, con le quali veniamo bombardati ogni giorno.
Io per prima guardo con impotenza alla devastazione causata dall'impeto della Natura, attraverso le immagini strumentali di ogni telegiornale, attraverso le righe di qualsiasi quotidiano.
Il mondo tutto si dispiace e la piaga resterà aperta per anni, tornando tra qualche giorno nel silenzio dell'indifferenza.
D'altronde forse pensiamo che nei paesi asiatici distrutti dal recente tsunami sia accaduto il miracolo e tutto si sia magicamente ricostituito come prima?
Si tratta solo di quel fantastico meccanismo chiamato "Rimozione".

Mi fermo, tuttavia, a guardare un'altra notizia che invece dovrebbe destare molta più preoccupazione e per la quale invece scende il sipario nero dell'omertà.
Parigi brucia, dolosamente.
Era iniziata a Berlino poco più di un mese fa la missione di qualche medioevale crociato.
Ma Parigi, terra della libertà e dei diritti umani, patria dei grandi idealismi, si infuoca dimentica di ogni suo principio originale e di ogni tolleranza.
Solo stamattina, dopo quattro incendi, si comincia a sussurrare che si potrebbe trattare di dolo.
Ma, la domanda nasce spontanea, com'è che bruciano solo le case dei più disperati? Può essere che la fatale casualità divenga distruttiva causalità?
Sessant'anni di storia e di ricostruzione di una coscienza umana, sociale, culturale, in una città in cui alfine convivono decentemente (meglio che in tutto il resto dell'Europa!) le differenti provenienze, non bastano più per costituire un futuro di tolleranza? C'è davvero ancora bisogno dei corsi e dei ricorsi storici per riattivare la memoria?

Resto attonita e l'associazione più rapida resta sempre quella della cosiddetta "notte dei cristalli".

 
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Commenti al Post:
kugel2
kugel2 il 09/09/05 alle 14:54 via WEB
sarà che sono piuttsoto pessimista in questi giorni, ma non comincio a pensare che anche la speranza che la memoria tenuta vigile sulle aberrazioni dell'umanità, il non dimenticare, il mantenere costante l'immagine del mostro di fronte a noi, sia vana. L'essere umano ripete tragicamente ogni bassezza e ogni atrocità, e nulla, se non la difesa strenua e incessante da parte delle vittime stesse, può impedirlo. In ogni parte del mondo si ripetono bestialità senza fine, che vengono etichettate come casi isolati, come prodotto delle aberrazioni di menti malate, mentre non sono altro che la mano dell'uomo, che ripropone sempre e comunque la sua squallida e marcia faccia.
(Rispondi)
Hypnos69
Hypnos69 il 10/09/05 alle 09:33 via WEB
Uragani...incendi...tsunami...pare che le forze distruttrici della natura abbiano da sempre un obbiettivo comune: i diseredati, i poveri, gli emarginati, le persone in vacanza, i bambini... Nessuno mai saprà il perchè di questa profonda ingiustizia, perchè queste disgrazie MAI succedono ai bastardi, ai prevaricatori, alle persone cattive, ai razzisti, ai guerrafondai, alle milionate di persone negative che rovinano la vita dell'umanità pacifica e laboriosa. La giustizia sociale non alberga nella natura purtroppo...un saluto :)
(Rispondi)
volandfarm
volandfarm il 24/03/09 alle 10:37 via WEB
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