Un blog creato da zapata71 il 08/02/2007

morire x gli indios

proxima estacion .. E S P E R A N Z A !

 
 
 
 
 
 

STOG A TREMIL' (LA CAPA GIRA)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

PENNE, PAROLE E COLORI

 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

LA BALLATA DEL VECCHIO MARINAIO

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

A G A I N


You're tearing me apart
Crushing me inside
You used to lift me up
Now you get me down

If I
Was to walk away
From you my love
Could I laugh again ?

If I
Walk away from you
And leave my love
Could I laugh again ?
Again, again...

You're killing me again
Am I'm still in your head ?
You used to light me up
Now you shut me down

If I
Was to walk away
From you my love
Could I laugh again ?

If I
Walk away from you
And leave my love
Could I laugh again ?

I'm losing you again
Locking me inside
I used to lift you up
Now I get you down

Without your love
You're tearing me apart
With you close by
You're crushing me inside
Without your love
You're tearing me apart
Without your love
I'm dowsed in madness
Can't loose the sadness
I can't loose the sadness

Can't loose the sadness

You're tearing me apart
Crushing me inside
Without your love
(you used to lift me up)
You're crushing me inside
(now you get me down)
With you close by
I'm dowsed in madness
Can't lose the sadness
It's ripping me apart
It's tearing me apart
It's tearing me apart
I don't know how
It's ripping me apart
It's tearing me apart
It's tearing me apart
I don't know why
I don't know why
I don't know why
I don't know why
Without your love
Without your love
Without your love
Without your love
It's tearing me apart
 
 
 
 
 
 
 
 

IN ITALIA


 
 
 
 
 
 
 
 

E IO CI STO



ma io con la mia guerra
voglio andare ancora
AVANTI
e costi quel che costi
la vincerò non ci son santi
 
 
 
 
 
 
 

NONNA NINJA

 
 
 
 
 
 
 

PATATE E DEMOCRAZIA

 
 
 
 
 
 
 

'A LIVELLA


 
 
 
 
 
 
 
 

LIBERO



Mi domando perché
 quando vivi aspettando
un giorno passa lentamente
 come fosse un anno
Mi domando perché
 non sono nato nel 50
Avrei saputo cosa fare io
 negli anni 70
Mi domando se sei mia
oppure fai finta
E se alla fine dei fatti
essere onesti conta
Mi domando se la storia
è stata scritta dagli eroi
O da qualcuno che pensava
 solamente ai cazzi suoi
Mi domando perché
 mi fa schifo la mia faccia
A volte si e a volte no
Perché a volte voglio avere
 solo quello che non ho
Mi domando soltanto perché
Gesù Cristo è morto in croce per me

Voglio sentirmi libero
da questa onda
Libero dalla convinzione
che la terra è tonda
Libero libero davvero
non per fare il duro
Libero libero
dalla paura del futuro
Libero perché ognuno
 è libero di andare
Libero da una storia
 che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

Mi domando perché
pensare troppo mi turba
E se una volta almeno
mio padre ha fumato l’erba
Mi domando se avrò un figlio
E se mio figlio mi odierà
Perché purtroppo si odia
Chi troppo amore ci da
Mi domando se la mia
è una vita felice
E so rispondere solo che mi piace

Voglio sentirmi libero
 da questa onda
Libero dalla convinzione
che la terra è tonda
Libero libero davvero
 non per fare il duro
Libero libero
dalla paura del futuro
Libero perché ognuno
è libero di andare
Libero da una storia
 che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

 
 
 
 
 
 
 
 

HANNO DETTO ...

Quando Fabio è triste trasmette elettricità.
Poche, schematiche, spietate parole
e apre serrature, innesca bombe,
come se la sua Tristezza s'incendiasse in collera
nel senso d'impotenza sulle situazioni intorno

 Gabry

 

Qualche volta il tempo che passa abbellisce l'anima!
A te è successo questo. Baci
                                                               Sabrina


 
 
 
 
 
 
 

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« d'invernoPovera Patria »

L'Anima non conta

Post n°413 pubblicato il 13 Marzo 2020 da zapata71

L'anima non conta
"Il tempo non si ferma non si è mai fermato e quello che è passato chissà dove è andato.
Ogni giorno che passa diventa un ricordo"

... e nel frattempo, papà, di cose ne sono accadute.
Mi sono iscritto un'altra volta all'università e se va bene, corona virus permettendo, entro l'anno mi laureo. Poi, in questi tre anni, non mi sono risparmiato nello studio e i risultati si vedono anche nel lavoro, nelle prospettive che sono riuscito a crearmi e nelle opportunità che ho messo a frutto. E poi, caro papà, chicca delle chicche, è nata Bianca, una tenerezza infinita, una pallina dell'amore, una bambina che ora ha 6 mesi e mezzo, la fragilità umana nella sua massima espressione. E tu lo sai, ricorda come è stato per Frida, bè così è per Bianca: sono felice di quella felicità che mi fa piangere a dirotto, trovo commovente la vita nel suo dipanarsi, vita e morte, generazioni che si susseguono. E certe volte è come se fossi in alto a guardare cosa accade in questa vita e mi sembra che tante cose, tante parole non abbiano senso e ci vorrebbe, invece, quel sacro silenzio che non è vuoto da riempire ma un meraviglioso mondo da riconoscere, vivere e assaporare insieme, con gli occhi che san parlare molto meglio della bocca. 
E niente, papà, son pensieri così che ora vengono, scorrono, e io ho necessità di scriverli. E scelgo di farlo qui, in questo caro vecchio blog, un luogo protetto, una sorta di diario segreto come quelli dell'adolescenza, che in fondo non si cresce mai abbastanza, e non sta scritto da nessuna parte che si debba farlo necessariamente a 360 gradi, è solo una questione di quanto ci hanno inculcato, quello che dobbiamo essere per apparire, per stare ai tempi di questo mondo, alle sue richieste. E non si tratta di adultescenza. E' un mondo imbarazzante quello che stiamo vivendo, sai papà, credo tu abbia fatto in tempo a prendere la via migliore. Hai vissuto il tuo tempo, il tuo mondo, hai vissuto e anche subito quei cambiamenti che non ti piacevano. Ma ora, credimi, va tutto a rotoli. Io prendo esempio da te, cerco e trovo sempre modo per sorridere alla Vita perchè, in fondo, è un sempre un Dono. E' una fortuna poterla vivere, ogni giorno che apri gli occhi, ti alzi e puoi viverla. E a sera, ancora, ringrazio e il giorno vissuto diventa un ricordo.

L'anima non conta è un gran bel pezzo, porca paletta, mi ha riportato a te in questo modo così intenso e mi ha fatto scrivere come da tempo non riuscivo a fare ...
Ricordo con una grande e profonda intensità quel 2017, che sembra così lontano e invece sono solo tre anni che son passati: il tuo sguardo vuoto, il tuo mantenerti in piedi a malapena, le tue cadute, i tuoi occhioni verdi perduti chissà dove. E come è stato bello quando siamo andati a farci quel giro in macchina per le campagne di Mola e tu che esternavi momenti di lucida follia e di folle lucidità, che sembra una frase fatta ma io che ti ho vissuto ancora ci penso e quel momento è impresso a fuoco dentro me: "allora ci vediamo alle tre di pomeriggio".
Ci vedremo, papà? Non lo so, non so cosa ci sarà dopo questa vita. So che ora tu stai meglio di come stavi qui e che di domani non voglio pensare, vedrò, ora vivo questa vita.
E ti abbraccio da qui, forte forte. Tuo figlio, Fabio
❤️

https://www.youtube.com/watch?v=uwBrnkmm0WE&feature=youtu.be

 

 
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CALPESTATI, CI VENDICAMMO



La Storia Bandita
è la storia
volutamente
dimenticata
di Carmine Crocco
e del popolo lucano,
una storia di
angherie
umiliazioni
fame e povertà
rimossa come la
memoria delle ragioni
ke diedero vita
al brigantaggio
 
 
 
 
 
 
 

UN UOMO

 
 
 
 
 
 
 

BIRMANIA LIBERA

 
 
 
 
 
 
 

PER NON DIMENTICARE

 
 
 
 
 
 
 

SACCO & VANZETTI

  
giustizia: oggi come ieri

 
 
 
 
 
 
 

ANNA POLITKOVSKSYA

per non dimenticare ANNA

 
 
 
 
 
 
 

UNA DONNA

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

NOI



.. e son ricordi, eh ..
 
 
 
 
 
 
 
 

P R E S O B L U

Ma quanta arroganza si spreca,
per quali mediocri orizzonti,
il senso di vaga impotenza,
di un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in giorni di pioggia.

Con quali blindate paure
confonde l'amaro tra i denti,
l'insipido blu polizia,
di un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in giorni di pioggia.

ma sai dirmi dove sei,
se ti chiedo dove sei,
ti nascondi dove sei.

Il vuoto delle tue certezze tra le tue
pareti che ora inchiodano
il silenzio tra noi due
disordine interiore ma ordine nel paese
prigioni tribunali cellulari o forse chiese,
paura della morte, paura della vita
paura che la vita sfuggendo tra le dita,
paura che diversa sarebbe anche possibile,
paura del diverso paura del possibile.

In quali silenzi riecheggia
la rabbia delle tue certezze,
perché non ci provi ad arrenderti
a un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in anni di pioggia

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

BOOKS

 
 
 
 
 
 
 

QUASI 40



Oh mamma ho quasi quarant’anni
che cazzo ho fatto fino adesso
ho avuto il modo ed anche il tempo di cambiare
e l’ho passato a improvvisare
ma mi vuoi bene lo stesso
oh mamma mamma ti ricordi
per me ti preoccupavi spesso
e invece vedi, sono diventato un uomo
mi sposo e faccio un figlio adesso
così lo porti a spasso
e ho avuto culo di non perdermi per strada
e non drogarmi troppo
e se non fosse stato per la musica
magari sarei morto
chissà chissà
tu sai che alla realtà
oh mamma
oh mamma
oh mamma
Oh mamma ho quasi quarant’anni
non me ne sento neanche venti
e ho realizzato che il tempo è maledetto
e si diverte a passare
per vederci cambiare
tu invece mamma resti uguale
anzi mi sembri anche più bella
sono sicuro
che magari tra cent’anni
volerai su una stella
per brillare sulla terra
io nel frattempo continuo a improvvisare
non preoccuparti troppo
anche se sono già passati quarant’anni
non me ne sono accorto
chissà chissà
chissà
chissà come sarà
oh mamma
oh mamma
oh mamma
oh mamma
 
 
 
 
 
 
 
 
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.. POLVERE ..




Piano americano
e sfioro il tavolo con una mano.
Pomeriggio strano,
e un desiderio che è fuggito lontano.

Polvere, gran confusione,
un grigio salone,
in quale direzione
io caccerò la
polvere dai miei pensieri?
E quanti misteri
coi pochi poteri
che la mia condizione mi dà.

Aria un po’ viziata,
quella finestra andrebbe spalancata.
Tela rovinata,
e la cornice tutta consumata.

Polvere, troppi ricordi,
è meglio esser sordi
e forse è già tardi
per togliere la
polvere dagli ingranaggi,
dai volti dei saggi
coi pochi vantaggi
che la mia condizione mi dà.
(dà, dà, dà, dà, dà)
Non mi cercare
(shhhhhh)
chè non mi riconoscerai
(shhhhhh)

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

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