Zazen

La Natura della Mente (2)


In occidente ci sono molte contraddizioni: gli scienziati si ritengono dei non credenti, i religiosi dei credenti; comunque, che siate credenti o no dovete capire la natura della vostra mente. Parlate sempre dell’attaccamento, ma non sapete come controllarlo. E’ facile pronunciare delle parole, ma capire la natura dell’attaccamento è molto difficile. Un semplice esempio di questo è che le automobili e gli aeroplani sono stati ideati per permettere all’uomo di fare le cose più rapidamente e lasciargli a disposizione più tempo libero, ma il risultato è che la sua mente è più agitata che mai. Non voglio essere polemico: osservate la vostra vita quotidiana. Quello che voglio dire è che quando tutto un paese è assorto nel mondo dei sensi, sotto il controllo dell’attaccamento, non vi è opportunità né tempo per potersi occupare della realtà della mente. Ritengo che questo sia uno stile di vita difficile, non vi è modo di poter gioire veramente e provare soddisfazione, perché la gioia nasce dalla mente, non dai fenomeni esterni. I giovani moderni, intelligentemente scettici, sanno qualcosa di ciò che vale veramente nella vita e sanno che la gioia non viene dagli oggetti temporali o, secondo la terminologia buddhista, samsarici, così ricercano ciò che li soddisfa veramente. Quando il Buddha parlava tanto della sofferenza, non si riferiva in modo particolare alle malattie o al dolore fisico, ma all’insoddisfazione. L’insoddisfazione è la vera sofferenza! Per quanto si possieda, il desiderio non diminuisce, si vuole sempre di più: questa è la sofferenza, è la frustrazione. La psicologia buddhista elenca sei afflizioni fondamentali che producono frustrazione e disturbano la pace della mente umana rendendola agitata: l’attaccamento, l’ira, l’ignoranza, l’orgoglio, il dubbio e l’influenza delle opinioni distorte.Lama Thubten Yeshe