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VIVA L'ITALIA !!!

Trovo disdicevoli le polemiche sulla festa della Repubblica.

Qualcuno, sostenendo che il denaro speso poteva essere usato per i terremotati dell'Emilia, avrebbe preteso che la festa fosse annullata, come se fosse possibile recuperare il denaro già speso.

Probabilmente l'equivoco sta proprio nel termine "festa".

Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne il referendum, a suffraggio universale, con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale assetto istituzionale, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Gli italiani scelsero la repubblica.

12.717.923 voti contro 10.719.284 hanno decretato l'esilio dei Savoia e la nascita della Repubblica.

Il 2 Giugno è l'unica festa nazionale in Italia e celebra la nascita della Repubblica. Ecco si tratta di una celebrazione e non riesco a capire in cosa, l'annullamento, avrebbe migliorato la situazione delle popolazioni colpite dal terremoto.

Alle donne e agli uomini, ai loro figli, così duramente colpiti, serve sapere che esiste la Repubblica e che tutta insieme si muoverà per portare conforto e aiuto, come sta già facendo, peraltro. L'annullamento della celebrazione, avrebbe dato un segnale diverso.

Per quanto riguarda le risorse economiche da destinare alla ricostruzione, bisogna, invece, guardare altrove. Si può chiudere il costoso e inutile, oltre che pericoloso, cantiere per il traforo del Moncenisio. Si può rinunciare all'acquisto di inutili e costosi, oltre che pericolosi, aerei da guerra.

Si può licenziare la ministra dei licenziamenti e chiudere il suo ministero.

Si possono fare tante cose, per trovare le risorse economiche per ridare speranza agli italiani dell'Emilia e delle altre regioni colpite da catastrofi, nel passato e anche nel futuro e l'elenco sarebbe lungo.

Certamente non sarebbe stato d'aiuto lanciare un segnale di abbandono istituzionale.

Invece di usare strumentalmente le celebrazioni per l'anniversario della nascita della Repubblica, certi capipartito, farebbero bene a rimboccarsi le maniche e andare ad aiutare a rimuovere le macerie e tirare su, di nuovo, case e fabbriche. Se proprio sono in cerca di notorietà, questo sarebbe il modo migliore!!!

Uno degli errori della sinistra in Italia, e si vede, è l'aver lasciato a lungo  il monopolio del concetto di Patria e identità nazionale ai fascisti postumi e, oggi, contemporanei.

Oggi, per ogni italiano, è proprio il caso di esclamare "Viva l'Italia, viva la Repubblica" e continuare, o cominciare, a fare del suo meglio per garantire alle istituzioni democratiche un futuro!