Marco Zio BLOG

PARTE L’OPERA DI RIQUALIFICAZIONE DELL’ORTOMERCATO


 Grazie all’opposizione, votata in extremis la delibera. Il 28 aprile molti consiglieri di maggioranza non ricandidati (e non accasati dal sindaco in qualche partecipata) non hanno partecipato alla seduta del Consiglio comunale del 28 aprile. Una seduta straordinaria convocata dopo la manifestazione dei grossisti del mercato più problematico di Milano, esasperati dalle inadempienze gestionali della Sogemi e dal ritardo del Comune nella delibera definitiva.All’Ortomercato di Milano partirà l’opera di riqualificazione industriale stabilita un mese fa dalla Giunta e approvata dal consiglio comunale nel corso della seduta straordinaria del 28 aprile. Si doveva approvare il via ai lavori per la riqualificazione dell’ortomercato che avrebbe dovuto partire già all’inizio del mese, ma mancava appunto  l'approvazione del Consiglio Comunale, immobilizzato dalle continue assenze della maggioranza. Una maggioranza latitante anche al momento del voto – presenti solo 21 consiglieri del centrodestra- nonostante il richiamo all’ordine dell’assessore alle attività produttive Giovanni Terzi. Il via libera arrivato dunque grazie alla presenza del Partito Democratico dell’opposizione in aula che ha garantito il quorum (presenti 38 consiglieri, 5 astenuti).Partirà quindi la prima fase che prevede la realizzazione di moderne strutture in 50 mila metri quadri su cui un centinaio di operatori potrà spostare le proprie attività. La tabella dei lavori prevede anche l’attrezzatura di un parcheggio interno per i tir che trasportano i prodotti e la demolizione dell’ex mercato della carne. La delibera approvata prevede la spesa di 43 milioni per il rilancio tanto atteso finanziata da un mutuo acceso da Sogemi e assistito da fideiussione comunale. Oltre alle strutture,  verrà aggiornata la logistica, senza disturbare il lavoro giornaliero di operatori e camionisti; e verrà riattivata la linea ferroviaria interna mentre saranno utilizzati mezzi elettrici per le consegne in città. Tutti gli operatori infine avranno telecamere e badges per maggiori controlli: com'è noto, l'Ortomercato è diventato negli anni un "presidio" della criminalità organizzata.