Al via i lavori al 16/A per costruire il palazzo che nessuno vuole Sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo mostro urbanistico in via Longhi 16/A, un “ecomostro”, come in molti lo chiamano. A gennaio avevamo raccontato la peripezia degli abitanti della via che avevano ottenuto il rinvio dell’edificazione nel cortile interno dello stabile di un palazzo di almeno 7 piani fuori terra e tre sottoterranei per 110 posti auto in un'area di circa mille cinquecento metri quadri dopo l'abbattimento di un garage.La fiera opposizione dei cittadini costituitisi in Comitato di via, la presentazione di un progetto alternativo realizzato dal Politecnico di Milano e la battaglia in Consiglio di zona e in Comune da parte di centinaia di persone, sono state sconfitte dalla logica palazzinara di una miope giunta comunale che favorisce in modo palese l’interesse di pochi a discapito del bene (e della salute) di molti. La nuova costruzione sorgerà dentro un cortile al quale si accede da un passo carraio. E' limitrofa alle ville storiche di via Lavagna e l'attuale garage è attaccato a dei palazzi. Lo sportello comunale per l'edilizia per due volte ha dato il diniego. C’è stato il sopralluogo l'assessore Masseroli e del suo staff, che ha dichiarato la propria preoccupazione. L'arch. Antonello Boatti ha dato ai cittadini un aiuto urbanistico, il consigliere comunale Landonio è più volte intervenuto in aula, il Corriere e Repubblica hanno scritto due articoli di forte critica. La nostra zona ha una densità di suolo edificato decisamente alta e mancano spazi sportivi e per anziani. Il Getfit era disposto a rilevare la struttura a prezzi di mercato per farne un centro giovani ( 0-12) con il concorso del Coni. Lo stesso Assessore De Corato ha espresso preoccupazione ma nonostante tutto i lavori sono iniziati e la SIGEI S.r.l. già vende appartamenti con terrazzi, attici e box “all’interno” dello stabile di via Longhi.Gli abitanti protestano e chiedono aiuto, il loro cortile diventa un palazzo (che vista avranno i residenti con finestre che si affacciavano sul cortile?) e se annunciano mesi di disagi per i lavori che nessuno voleva. Noi nemmeno.
IN VIA LONGHI UN NUOVO ECOMOSTRO
Al via i lavori al 16/A per costruire il palazzo che nessuno vuole Sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo mostro urbanistico in via Longhi 16/A, un “ecomostro”, come in molti lo chiamano. A gennaio avevamo raccontato la peripezia degli abitanti della via che avevano ottenuto il rinvio dell’edificazione nel cortile interno dello stabile di un palazzo di almeno 7 piani fuori terra e tre sottoterranei per 110 posti auto in un'area di circa mille cinquecento metri quadri dopo l'abbattimento di un garage.La fiera opposizione dei cittadini costituitisi in Comitato di via, la presentazione di un progetto alternativo realizzato dal Politecnico di Milano e la battaglia in Consiglio di zona e in Comune da parte di centinaia di persone, sono state sconfitte dalla logica palazzinara di una miope giunta comunale che favorisce in modo palese l’interesse di pochi a discapito del bene (e della salute) di molti. La nuova costruzione sorgerà dentro un cortile al quale si accede da un passo carraio. E' limitrofa alle ville storiche di via Lavagna e l'attuale garage è attaccato a dei palazzi. Lo sportello comunale per l'edilizia per due volte ha dato il diniego. C’è stato il sopralluogo l'assessore Masseroli e del suo staff, che ha dichiarato la propria preoccupazione. L'arch. Antonello Boatti ha dato ai cittadini un aiuto urbanistico, il consigliere comunale Landonio è più volte intervenuto in aula, il Corriere e Repubblica hanno scritto due articoli di forte critica. La nostra zona ha una densità di suolo edificato decisamente alta e mancano spazi sportivi e per anziani. Il Getfit era disposto a rilevare la struttura a prezzi di mercato per farne un centro giovani ( 0-12) con il concorso del Coni. Lo stesso Assessore De Corato ha espresso preoccupazione ma nonostante tutto i lavori sono iniziati e la SIGEI S.r.l. già vende appartamenti con terrazzi, attici e box “all’interno” dello stabile di via Longhi.Gli abitanti protestano e chiedono aiuto, il loro cortile diventa un palazzo (che vista avranno i residenti con finestre che si affacciavano sul cortile?) e se annunciano mesi di disagi per i lavori che nessuno voleva. Noi nemmeno.