Marco Zio BLOG

EMERGENZA AMIANTO A MILANO


 Una conferenza stampa indetta dal M5S Giovedì 23 si è tenuta una scoppiettante conferenza stampa organizzata dal Movimento 5 Stelle assieme al comitato nazionale amianto "Eppur si Muore", Comitato Via Feltrinelli e Russoli dove si è denunciato il grave stato in cui versa la nostra città legate all’altissima presenza di amianto.In zona 4, citiamo solo alcuni casi eclatanti delle centinaia di siti da bonificare a cui vanno aggiunte una decina di scuole (34 a Milano) e decine di case Aler, oltre alla scandalosa situazione di Santa Giulia : via Bonfadini, via Toledo, Viale Ungheria, Via Toffetti, via Ghini, via Feltrinelli, via Morosini… Le promesse delle passate amministrazioni non sono state rispettate: in 10 anni sono stati bonificati solo il 46% di quelli individuati allora. Ma quasi quotidianamente se ne scoprono altri e spesso la bonifica è “abuso senza precedenti, un'operazione illegale che rischia di danneggiare irrimediabilmente la salute di abitanti, studenti, e di chiunque si ritrovi malauguratamente ad attraversare le vie della zona: una strage annunciata che deve assolutamente essere fermata” dicono in conferenza stampa gli organizzatori. Non senza ragione.A Santa Giulia l’amianto è stato sotterrato in prossimità della falda acquifera o sotto i box (e la chiamano bonifica!) mentre ancora misterioso il risultato dell’Arpa.  Spesso le imprese responsabili di bonificare alcuni condomini dalla presenza dell' amianto effettuano i lavori per la rimozione dei materiali tossici trascurando le più fondamentali procedure di tutela per la salute, e addirittura con gli ignari abitanti tranquillamente presenti nelle loro case!La Legge nazionale 277/1991 e la Legge regionale 17/2003 del 29/09/2003, per il risanamento dell'ambiente, bonifica e smaltimento dell'amianto, nonché la sicurezza e igiene del lavoro e difesa dagli agenti nocivi quali l'amianto, impongono infatti di: evacuare  le abitazioni e confinare l’intera area con impalcature sigillate, salire sul tetto e dall'alto spruzzare apposita resina per compattare eventuali fibre , indossare apposita tuta con maschera (scafandro); trattare i materiali senza spezzarli e infilarli in appositi sacchi, che vanno poi portati in discarica.Questo non avviene, mai. Ma se in internet si cerca sui motori di ricerca la parola amianto appaiono decine e decine di aziende specializzate nella rimozione della sostanza mortale.A Milano ci sono 1.007 siti con amianto friabile e 2679 con amianto compatto. In totale 3710, una moltitudine di puntini sparpagliati in ogni angolo della città. E guardando il censimento dell’Asl sugli edifici milanesi, vengono i brividi. Chiariamo: l’amianto compatto non significa automaticamente presenza nell’aria di fibre volatili, quelle che finiscono per causare gravi malattie e tumori ma il Piano regionale amianto della Lombardia (Pral), questi 3.710 “puntini” andrebbero cancellati dalle mappe entro il 2015.Il Comitato di via Feltrinelli che ha vinto la sua battaglia perdendo lungo la strada decine di persone morte a causa dell’amianto, si chiede dove sia finito tutto l'amianto usato nei 50 anni e più di commercio libero anche perché la regione Lombardia quantificava per le sole coperture di edifici in cemento amianto per la città di Milano una superficie di 1,7 km quadrati, 60000 metri cubi, per tutta la regione 22,6 km quadri, 800000 metri cubi.Ce lo chiediamo anche noi.