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QUELLO CHE HO CAPITO DELLE PROPOSTE DEL PD PER ABBATTERE I COSTI DELLA POLITICA di Francesco Polizzotto


Nelle ultime due settimane ho letto il documento “Le proposte del PD per abbattere il costo della politica” almeno un paio di volte e confesso, con estrema sincerità, di non aver capito quali siano, nel dettaglio e in concreto, le proposte avanzate dal PD. Io ho sempre pensato che una proposta fosse un insieme di dettagli precisi dei quali discuterne con la controparte. Non avendo io capito “nulla” ritengo, probabile, che esse siano state formulate in politichese e, quindi, di difficile comprensione ad un povero cittadino contadino come me.Tuttavia, poiché io sono un testardo, mi piace capire dove ho sbagliato per evitare di fare una seconda volta lo stesso errore. A tale proposito ho deciso di procedere, come dico io “ a prova di stupido”e, nello specifico, ho fatto un copia incolla del testo delle proposte e di cui al blog scrivendo sotto le prime due proposte “proposta PD” le mie “osservazioni/proposte in chiaro (ovviamente sono degli esempi perché non conosco i costi reali) come potenziale traccia che, forse non è da escludere subito e a priori se, veramente, si vuole andare nella direzione della trasparenza e di una effettiva riduzione dei costi della politica. Il nuovo deve essere nuovo altrimenti che nuovo è? vedi sotto:Il sito del partito democratico è una fonte inesauribile di idee e proposte. Spesso i giornali non ne parlano e noi che utilizziamo la “rete” crediamo che questo sia esaustivo. Non lo è, dobbiamo informarci, creare una nostra idea e confrontarci con le persone. In rete si trovano le informazioni, basta cercarle. Nella vita reale, quella che amo, le informazioni si danno e ricevono con il confronto quotidiano. Io, le sole cose che condivido, le metto sul blog, qualunque sia la fonte. Poi, rappresentando felicemente solo me stesso, cercherò di dialogare con le persone.“Di fronte all’emergenza economica il Pd ritiene che la politica debba dare un contributo concreto di sobrietà e di responsabilità, lottando invece contro le concezioni demagogiche che rischiano di confondere tutto e non risolvere nulla.Per questa ragione il Pd ha da tempo messo a punto precise proposte e dato vita a concrete iniziative parlamentari sul tema dei costi della politica e delle riforme istituzionali. Al Senato ha anche presentato emendamenti alla manovra del governo insieme a Idv e Udc, misure che il governo e la maggioranza hanno respinto, impedendone l’approvazione, ma che restano validi punti di riferimento per gli interventi da realizzare.- Riduzione numero dei parlamentari. Il Pd ha presentato da tempo diverse proposte di legge per ridurre entro la legislatura, il numero dei parlamentari e cambiare le funzioni del Senato. Per esempio, una Camera con 400 deputati e un Senato Federale con 200 senatori. E’ possibile calendarizzare già dal prossimo settembre il provvedimento volto alla riduzione dei parlamentari. 1) fp: encomiabile iniziativa ma è un semplice esempio e non una proposta concreta, esempio:1.1 il numero dei Deputati e di 900 per costo complessivo pari a 30 miliardi/anno, proposta:a) riduzione a 400 deputati : risparmi/anno 500 x 30000 euro/anno 15 miliardib) riduzione a 200 senatori : 115 x 30000 euro = 3,45 miliardic) aggiungere costi eventuale auto, eventuale scorta, telefonino, ……. - Retribuzioni dei parlamentari. Il Pd punta a modificare la legge del 1965 che lega la retribuzione dei parlamentari alla retribuzione dei magistrati italiani, per scegliere un nuovo parametro. L’obiettivo è di allineare l’Italia alla media delle retribuzioni dei parlamentari degli altri paesi europei.2) fp: stipendi attuale parlamentari, esempio 15000 euro/anno complessivo di stipendio rimborsi,.. 2.2 numero deputati 400 esempio riduzione stipendio complessivo a 8000 euro/anno - risparmio 2,8 miliari - Volendo si potrebbe seguire lo stesso criterio per tutto il resto. Se venisse fatto credo che gli elettori resterebbero, per la prima volta stupito di cotanta trasparenza. Ci vuole il coraggio di andare altro, altrimenti si ripresentano sempre le stesse ormai vecchie poco credibili - Vitalizi. Con una decisione interna alla Camera e al Senato (gli organi costituzionali hanno un’autonomia decisionale sul proprio bilancio) il Pd propone di rivedere entro la legislatura i vitalizi dei parlamentari riportandoli al sistema previdenziale in vigore per tutti gli altri cittadini iscritti all’Inps.- Risparmi e trasparenza su affitti e servizi. Il Pd propone di lavorare concretamente all’interno dei bilanci di Camera e Senato per ridurre la spesa collegata agli immobili (affitti), per dare trasparenza e risparmiare sui servizi offerti.- Gli emendamenti al Senato. Con gli emendamenti alla manovra proposti anche insieme a Idv e a Udc il Pd punta inoltre ad alcune riforme capaci di dare un contributo importante al contenimento della spesa pubblica. Tra queste proposte vi sono:1. L’accentramento dei comuni più piccoli.2. L’accorpamento delle province sotto i 500.000 abitanti (di fatto si arriverebbe ad un dimezzamento delle attuali province).3. L’accorpamento delle società che fanno capo ai comuni (un comune non potrà avere più di una società: e così verrebbero meno migliaia di aziende, con i relativi consiglieri).4. La totale incompatibilità dell’incarico dei parlamentari con qualsiasi altro incarico (sindaco, consigliere, presidente di provincia…).5. Taglio delle auto blu e dei voli blu, limitandone l’uso a chi ne ha davvero bisogno.6. Reintroduzione del tetto alla retribuzione dei manager pubblici Queste proposte costituiscono un punto fermo del Pd, un patrimonio di iniziative sulle quali daremo battaglia e che il Pd si impegna a realizzare .e persone chiedono fatti.”E che io condivido MA: basta parole, Marco ZioDi Francesco Polizzotto