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LO SCALO FERROVIARIO DISMESSO DI PORTA ROMANA E LE RETI ECOLOGICHE


Una mostra in Consiglio di Zona su un tema urbanistico di strettissima attualità Venerdì 23 settembre alle  17.30  si inaugurerà, presso la sala del Consiglio di Zona 4 in Via Oglio una interessante mostra dal titolo "Lo scalo ferroviario dismesso di Porta Romana e le reti ecologiche, studi per un nuovo paesaggio urbano". In mostra potremo scoprire  i disegni degli studenti del corso di Architettura e città sostenibili della scuola di Architettura civile del Politecnico di Milano dove da anni si studia il recupero ecosostenibile dello spazio.  Porta Romana fu uno scalo di notevole importanza e la prima apertura risale addirittura al  lontano luglio 1896. Allora il governo nazionale non credeva molto ma Milano stava collassando e fu allora che anche i nostri amministratori di allora finirono per rendersi conto dell'urgenza di sistemare la situazione ferroviaria della città ed il Ministro dei Lavori Pubblici, dal quale dipendevano anche le Ferrovie, istituì una Commissione, presieduta dal Senatore Gadda, comprendente i rappresentanti degli enti interessati, tra i quali le due Società ferroviarie che operavano a Milano. Solo nel giugno 1904 venne aperto il raccordo della linea di Venezia con la Circonvallazione, verso la stazione di Porta Romana, lungo quasi cinque chilometri..Per quasi un secolo lo scalo ferroviario di Porta Romana e' stato, grazie al movimento di merci e di pendolari, una fonte di ricchezza per il quartiere. Col passare del tempo, però, la stazione si e' rivelata una vicina sempre più' scomoda. Proprio alla sua presenza e all'annoso rimbalzo di responsabilità fra Comune e FS, sono legati infatti molti dei guai della zonaLa chiave teorica dei lavori esposti  fa riferimento al Laboratorio ABITA (http://www.abita.polimi.it/), struttura di ricerca del Dipartimento BEST fondata nel 1995 da Bianca Bottero, professore ordinario di Tecnologia dell'Architettura, e dal novembre 2005 diretta da Maria Bottero, professore ordinario di Progettazione Ambientale. Sul sito si può trovare molto materiale e la ricerca ha avuto un notevole impulso con la presentazione dell’orrido PGT che suscitò sconcerto e proteste per l’alta volumetria prevista per l’edilizia abitativa.Saranno presenti Simonetta D'Amico, presidente Commissione Territorio CdZ4, Luca Rascaroli, docente incaricato del Politecnico, Roberto Biscardini, presidente della Commissione Urbanistica del Consiglio Comunale di Mi, Emanuela Duina, CdZ5, Mauro Migliavacca di Innovation Norge, Ente governativo norvegese, presiede Stefania Aleni, CdZ4-PD. (Marco Zio)