Marco Zio BLOG

LISTA OUTING, ONLINE I PRIMI DIECI NOMI


Un blog italiano torna a far parlare di sé: Lista Outing (http://listaouting.wordpress.com/ ) ha rivelato il giorno 23 settembre 2011la prima lista di 10 persone a loro detta omosessuali che hanno nella vita pubblica comportamenti schifosamente omofobi. Scopo dei blogger “dichiarare pubblicamente la pratica omosessuale o di altre differenti sessualità di politici (single, sposati, conviventi), preti, persone note e influenti, che attraverso azioni concrete e prese di posizione offendono e discriminano le persone gay, lesbiche e transessuali”Credo che chi combatte per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali , campagna che anche noi da sempre sosteniamo, non possa che essere danneggiata dal fatto che venga portata a livelli di gossip una sacrosanta lotta per una giustizia sociale. Dieci nomi di personaggi che outing non hanno scelto di fare; alcuni sono davvero (sicuramente) omosessuali ma pubblicarne il nome è violazione della privacy e razzismo.Un articolo, tra i tanti, segnalo e ne riporto uno stralcio, preso da www.ilfattoquotidiano.it Successivamente propongo l’elenco dei 10 nomi che però ho anagrammato! (Marco Zio)QUINDI L’ELENCO DEI 10 NOMI (DA ME anagrammati)  L’outing che non ci piace………….Questa forma di outing ha, nella mente di chi l’ha elaborata, un obiettivo preciso: quello di svelare l’ipocrisia di chi, con la faccia del politico di turno, pur essendo omosessuale ha avuto il coraggio di bocciare un disegno di legge a protezione delle persone omosessuali dalla violenzaTrovo l’iniziativa dell’outing dei politici un’azione del tutto sbagliata. E’ sbagliata anzitutto sotto un profilo generale, perché non se ne comprende la ragione. Dire che ci sono molti politici gay che ragionano in modo ipocrita fornisce forse un valore aggiunto per la sacrosanta battaglia per i diritti delle persone omosessuali e transessuali? E’ ovvio che, a dar per buona la statistica, considerata solitamente valida, che vuole almeno il 5% della popolazione formata da persone omosessuali, si potrebbe dire che un’analoga percentuale del nostro parlamento è fatto di gay o di lesbiche. Ben più, quindi, dell’unica parlamentare dichiaratamente lesbica che oggi conosciamo (Paola Concia). Ma una volta avuti i nomi, che ce ne facciamo? Credete che perdano voti? Forse. E dopo che hanno perso voti, cosa succederà?E’ sbagliata inoltre dal punto di vista del diritto, perché dichiararsi è un atto di libertà, cioè un diritto della persona, che non può prescindere dalla sua volontà. Esso è il più delle volte il risultato di un elaborato e profondo esame di coscienza e il traguardo di un percorso interiore molto difficile. Trovo ridicolo che lo si trasformi in un’imposizione....Lanciare attacchi personali non è mai una bella cosa in politica. Essa non dà, né toglie niente alle battaglie a favore delle persone omosessuali, che sono battaglie di principio, e non certo volte a raccogliere consensi o voti. Il rischio è che per raggiungere un risultato che riteniamo di civiltà si usino mezzi che civili non sono, e che per svelare l’ipocrisia o l’omofobia di pochi si giunga a minare le legittime richieste di molti. Non ne vale la pena. HO AMAGRAMMATO I DIECI NOMI CHE TROVATE PERò PUBBLICATA IN INTERNET1.    Ordino dannata frode2.    Amai bricconi3.    Abituano piolo 4.    Lì, terre colabrodo5.    corriamo masso6.    Robot fermo giorni7.    Ripaga rumori sazi 8.    Gatti in lane9.    Seminerò calma10.  Cullavo note