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SOGEMI E ORTOMERCATO, SI CERCA LA SOLUZIONE


  L’azienda, a fronte di 16 milioni di fatturato, ne ha 24 di debitoTanto si è detto e scritto sul destino dell’Ortomercato in questi giorni come in questi anni. Partendo dalle ultime notizie va spiegato che l’Amministrazione comunale ha iniziato a fare dei ragionamenti, assieme a tutti i soggetti interessati per valutare le azioni da intraprendere nei prossimi cinque anni. Negli anni siamo stati abituati ad assistere a progetti che poi, per ragioni politiche, sono stati accantonati. Oggi, per dirla con le parole dell’Assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale Franco D’Alfonso “La situazione finanziaria ed economica di Sogemi, pone la necessità di identificare rapide ed efficaci soluzioni d’ intervento”.Si è quindi iniziato un giro di consultazioni, partendo dall’incontro con i i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e RSU per “tranquillizzare i rappresentanti dei lavoratori di Sogemi e dell’indotto, in merito alla messa in sicurezza dell’impianto e al proseguimento delle attività della società garantendo nel contempo la stabilità finanziaria. Alla luce del variato scenario economico in cui si muovono Sogemi e l’Amministrazione – conclude l’Assessore - sarà necessaria una revisione del piano strategico e funzionale da presentare in brevissimo tempo al Consiglio Comunale”.Roberto Biscardini presidente della Commissione Urbanistica ha dichiarato “Sulle sorti dell’Ortomercato ne discuteremo presto in Commissione Urbanistica. Bisogna separare le sorti della Sogemi dalle sorti urbanistiche delle aree dell’Ortomercato di Milano. Mi sembra che giustamente l’Assessore D’Alfonso si muova in questo senso.” Il problema, questa volta, va affrontato seriamente perché, come dichiarato dal Sindaco Giuliano Pisapia, “Se non si interviene subito la Sogemi, la società comunale che gestisce l’Ortomercato, rischia di fare la stessa fine di Zincar”La giunta comunale ha confermato Luigi Predeval Presidente di Sogemi, premiando così la sua battaglia contro le infiltrazioni mafiose e il caporalato; un’altra saggia decisione è stata quella di stralciare lo spostamento dei diritti volumetrici di Salvatore Ligresti dal Parco Sud all’area dell’ex macello (come scritto sul Pgt di Carlo Masseroli). E’ lo stesso presidente Prevedal a puntualizzare:"L'attuale organo amministrativo sta operando nel pieno delle sue funzioni e il sottoscritto prosegue nel suo mandato di Presidente, con lo stesso impegno di sempre; il Comune di Milano - prosegue Predeval - ha avviato una naturale attività di analisi e di approfondimento in ordine alle determinazioni assunte dal Consiglio comunale con delibera del 28 aprile 2011 ai fini di una loro conferma". Conclude Predeval: "Nessuna decisione in ordine ad eventuali ipotesi di liquidazione o privatizzazione è stata adottata dalla nuova amministrazione. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Sogemi Spa non è stato, ad oggi, investito nel valutare soluzioni alternative al suindicato Piano di Sviluppo".Di fatto, sono solo due le ipotesi davvero prese in considerazioni, tra le tante circolate; la prima prevede lo spostamento dell’Ortomercato a Porto di Mare, restando quindi in zona 4 dove infrastrutture e rete stradale sono state pensate proprio per sostenere l’impegnativo transito dei mezzi pesanti. In questo caso il Comune cederebbe la gestione e una parte delle sue quote ai privati, che si farebbero carico delle spese di costruzione della nuova struttura.La seconda ipotesi è quella affidare a privati la gestione della struttura a patto che si impegnino a rifare l’intero mercato ortofrutticolo, e non solo visto che  SOGEMI gestisce anche il mercato Ittico, Floricolo, Avicunicolo e delle Carni. In questo caso, a rotazione si ristruttureranno ad uno ad uno i mercati di via Lombroso, di cui il Comune manterrà il controllo del 99,9997%. (Marco Zio)