Marco Zio BLOG

CARLA HA 72 ANNI.(A PROPOSITO DEL SONDAGGIO ANCI) (di Giorgio Malinverni)


Carla ha 72 anni.72 anni, tre figli, 4 nipoti.E' nata quando l'Italia è entrata in una  guerra maledetta, feroce, cattiva, inutile e folle come tutte le guerre.Carlo, suo marito, se ne è andato all'improvviso ucciso da un “arresto cardiaco” senza altro nome.Carla è la gioia dei suoi nipoti che quando la incontrano gli offrono i loro sorrisi e gli stringono fortemente le mani.Carla non sta bene.Il medico, anche per non appurare con le proprie esperienze una diagnosi responsabile, si è limitato a prendere tempo comandando una lista infinita di analisi ed accertamenti strumentali.Il preventivo del laboratorio è risultato di 720 €.Carla aveva una disponibilità di 300 €. Con una biro blu ha depennato dalla prescrizione le voci che non era in grado di pagare, così senza una logica se non quella di arrivare alla somma giusta.Carla sta malissimo e forse sarà preda di  una malattia “senza nome”.Siamo forse entrati in una guerra non diagnosticabile perché gli esperti sono convinti che la società non è fatta da individui ma da clienti ? Da un sondaggio Anci: “Il 40% dei cittadini è in difficoltà con le spese mediche” L'associazione dei comuni italiani ha realizzato un sondaggio sulla percezione degli italiani in tempi di crisi, in collaborazione con l'istituto di ricerche Swg. Un cittadino su quattro ha difficoltà nell’acquisto di generi alimentari, mentre il 40% dichiara di non riuscire a sostenere le spese mediche. I maggiori problemi per le famiglie arrivano quando bisogna pagare le bollette e le spese per la casa (mutuo, affitto, condominio).Rispetto al 2009, non solo aumentano quelli che sostengono di sentirsi più poveri, in difficoltà ad arrivare alla fine del mese (63% nel 2011 contro il 57%), ma il 62% degli italiani, in particolare al centro e nelle isole, dice che la propria famiglia nel corso dell’ultimo anno, ha già subito le conseguenze della crisi. Le difficoltà, reali e non, crescono anche nella percezione delle persone: quasi la totalità degli italiani pensa che la crisi sarà ancora lunga e i suoi effetti, duraturi. Quasi nessuno guarda al futuro con serenità: incerto è anche il presente.Solo il 37% degli intervistati afferma che il reddito percepito gli consente di vivere con tranquillità. Alla domanda su quale sia l’istituzione che spenderebbe meglio le risorse per fronteggiare la crisi, la percentuale che indica il governo nazionale passa dal 30% del 2009 al 19% del 2011. In aumento quelli che indicano i comuni passando dal 22% al 27% con punte del 33% al Nord. In base al sondaggio, comunque, gli intervistati sono consapevoli che la crisi ha ridotto le risorse a disposizione dei Comuni