Marco Zio BLOG

NO ALLA PISTA DA SCI AL PARCO LAMBRO di Cristina Fabris


 Centrosinistra e Lega bocciano la “folle” ideaIl Comune di Milano ha chiesto al Consiglio di Zona  3 il parere vincolante sulla concessione d'uso di un'area per la realizzazione di uno ski park al Parco Lambro, in materiale sintetico in prossimità di via Feltre, di circa 100 metri per un'ampiezza complessiva di 4mila mq.Facciamo un passo indietro:la giunta comunale morattiana del 15 aprile decise di indire un bando di gara per individuare una società/associazione  interessata all’allestimento di una pista da sci all’interno del Parco Lambro. Con i lavori per la costruzione che sarebbero dovuti partire prima dell’estate, sarebbe stato concesso l’utilizzo di uno spazio di circa 4mila metri quadrati da attrezzare a pista dove sciare, scendere utilizzando lo snow board e anche speciali gommoni. Nelle linee di indirizzo del bando (che prevedono offerte al rialzo), non era indicata la durata della concessione. Il Comune, inoltre, voleva rendere la struttura permanente e chi si fosse offerto di fare l’investimento (calcolato in più di 500mila euro), avrebbe avuto lo spazio in affidamento fino a 19 anni. Tra i requisiti richiesti dall’amministrazione necessari anche per decretare «l’interesse pubblico» dell’iniziativa: il vincitore dovrà garantire corsi a prezzi agevolati per determinate categorie "sociali", organizzare attività con le scuole e campus estivi. “Questo è anche un modo per far vivere di più i parchi - disse l’assessore allo Sport Alan Rizzi - e garantire un presidio del territorio”  In vista delle elezioni anche le cose più folli si sperava portassero voti. Non questa che suscitò forti proteste dei cittadini che evidentemente hanno un’ idea poetica del verde, del bel tempo andato delle cascine e compagnia bella.. Chi raccolse le firme contro l’idea ci disse “ Per quanto mi riguarda, sono assolutamente convinto che la città debba fare la città, con le mille luci e tutto il resto, lasciando certe atmosfere alla campagna, quella vera intendo, che a Milano comincia a malapena nella seconda cintura metropolitana. Ma mantenendo al proprio interno tutti gli elementi di qualità abitativa che da sempre ne fanno un grande elemento di attrazione non solo per speculare, ma anche per vivere: fra questi elementi di qualità c’è il verde dei parchi urbani, che come capisce qualunque idiota purché in buona fede sono altra cosa rispetto ai luna park e dintorni.”L’esito del voto in CdZ  non è stato unanime: Centrosinistra e Lega hanno bocciato l’idea (folle) e così Milano non avrà il suo "Ski-Dubai". Ecco le motivazioni:• l'uso è previsto a pagamento quindi prefigura la recinzione dell'area che verrebbe così sottratta al libero uso pubblico, la realizzazione dell’opera ha uno scopo lucrativo basato su una sostanziale privatizzazione del suolo pubblico,• l’impianto è largamente insufficiente a una pratica plausibile dello sci di discesa anche solo relativamente ad una piccola “scuola di sci”(Cristina Fabris)