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EMERGENZA INQUINAMENTO ACUSTICO IN ZONA 3 e 4 (di Cristina Fabris)


 Il Consiglio di Zona ascolta cittadini e comitati La Commissione Mobilità e Ambiente di zona 4, convocata in forma congiunta con quella di Zona 3, si è riunita martedì 25 con un solo punto all’ordine del giorno: Inquinamento acustico prodotto dalla Tangenziale est – Audizione cittadini e comitati. Il problema, molto sentito, prende spunto da una interrogazione presentata in Provincia dai consiglieri Cova-Ceccarelli tanto che la sala consiliare ere pienissima. L’inerzia della passata amministrazione comunale ha permesso uno stallo tale che dopo due anni e mezzo ci si è trovati ancora nella fase di recepimento delle osservazioni dei cittadini. Gli atti relativi alla Classificazione Acustica del Territorio del Comune di Milano sono stati emendati dalle osservazioni dei cittadini, come per il Pgt, lo scorso anno. Un atto dovuto perché previsto dalla quadro 477/95 e ripreso dalla Legge Regionale n° 13 del 10/08/01 “Norme in materia di inquinamento acustico” e dal documento tecnico di riferimento “Criteri tecnici di dettaglio per la redazione della classificazione acustica del territorio comunale”. Il Piano presentato dal Comune e che introduce una classificazione del territorio in zone acusticamente omogenee, presentava molte criticità e soprattutto nelle zone 3 e 4, l’assegnazione di classe acustica, determinata tra le 6 individuate dalla normativa, creò molte polemiche. All’interno di ogni classe acustica si applicarono determinati valori limite di rumore; i limiti più bassi sono quelli stabiliti per la classe I, la più protetta, andando via via crescendo per raggiungere i valori più alti in corrispondenza della classe VI. Come unità minima territoriale ai fini della definizione delle classi acustiche omogenee è stato considerato l’isolato. Come per il Pgt, anche allora Associazioni, partiti e cittadini si mobilitarono presentando centinaia di osservazioni nei 60 giorni di tempo previsti. Solo recentemente sono stati resi pubblici gli emendamenti approvati, davvero troppo pochi: le  aree comprese fra le vie Montecassino-Oliveto-Vittorini-Camaldoli e tra vie Uccelli di Nemi-Umiliati-Camaldoli sono state declassate da zona III a zona II; l’area centrale del Parco Forlanini è stata declassata da zona IV a zona II; infine è stata accolta la richiesta di declassamento da zona V a zona IV dell’area compresa fra le vie Salomone, Dione e Prudenzio.Ma il rumore prodotto dalla tangenziale è davvero insopportabile? La risposta dei 4 comitati ascoltati (Forlanini, Mecenate, Feltre e Rubattino) che sottolineano l’inadeguatezza dei mitigatori acustici che, laddove ci sono, sono del vecchio tipo e che sottolineano come, da anni, ci sono molti nuovi palazzi e abitazioni che abbassano la soglia di legge. I nuovi svincoli, come ad esempio quello di Forlanini, sono stati alzati e provocano, soprattutto nei piani alti, un inquinamento doppio rispetto a quello previsto dalla leggeIn zona 3, dove lo stesso Cdz espresse parere negativo, è andata molto peggio visto che non sono nemmeno stati rispettati i criteri regionali che prescrivono che “si deve tener conto dell’effettivo clima acustico presente che potrebbe portare a classificare in modo diverso lati e facciate di isolati che sono contigui ad aree che presentano differenti caratteristiche acustiche. Un edificio a più piani che su una facciata è esposto alla rumorosità di una strada di grande comunicazione non è detto che sulla facciata opposta non possa essere esposto a livelli continui equivalenti di lungo termine di 10-15 dB inferiori rispetto alla facciata più esposta”. Oggi, dopo oltre due anni, la nuova giunta di Milano, come per il PGT, torna all’ascolto della cittadinanza per la stesura delle Linee guida del Piano di Risanamento Acustico e di conseguenza del Piano di Risanamento Acustico vero e proprio (finanziato con il 7% dei fondi di Bilancio del Comune). Dal dibattito molto acceso, in taluni casi, si è passati alla decisione di presentare un documento in Consiglio di Zona che chieda l’abbassamento degli indici di zonizzazione, la creazione di nuove barriere antirumore indicando che gran parte degli isolati e interi quartieri delle zone sono posti in Classe IV e quindi considerate “aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione e elevata presenza di attività commerciali e uffici” auspicando lo sforzo per programmare e pianificare interventi e misure di tutela e riduzione dell’inquinamento acustico molto incisivo per migliorare la qualità della vita in quartieri a tutti gli effetti residenziali.”.Il consiglio di Zona quindi, ha deciso di appoggiare la mozione presentata in provincia nella quale si chiede se vi sia un piano per l’emergenza acustica, se si, quale sia e un tempestivo ascolto dei cittadini e dei comitati.