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IN LARGO MARINAI D’ITALIA DUE MERCATI DELLA TERRA. O NESSUNO


 Slow Food dovrà traslocare mentre la Coldiretti chiede le autorizzazioni Una volta al mese, dal 12 dicembre 2009, Il Mercato della Terra di Milano, nato  a seguito del protocollo di intesa tra Slow Food Italia e il Parco Agricolo Sud Milano, porta i suoi prodotti genuini e a Km. Zero in Largo Marinai d’Italia. Stand colorati e caratteristici inondano di aromi l’aria e le buste della spesa dei visitatori sono spesso zeppe di prodotti acquistati dai cittadini non solo della Zona 4.Peccato che il Parco Formentano “non è utilizzabile per fare fiere, mercati, manifestazioni” come dice giustamente l’assessore D’Alfonso e quindi, dopo 19 mesi di deroghe, non è più possibile negare che si tratta di un appuntamento fisso. Da qui la negata autorizzazione da parte del Comune di Milano al proseguimento della manifestazione definita dal consigliere di zona e esponente politico emergente della Lega, Paolo Bassi, “il mercato dei Fighetti”.Gli organizzatori non ci stanno e hanno organizzato una raccolta firme che ha visto molti cittadini aderire all’iniziativa che addirittura rilancia: “Con la presente chiediamo che il Mercato della Terra di Milano diventi stabile e settimanale.”Contemporaneamente, Sebastiano Gravina, presidente del Comitato di quartiere corso XXII marzo ha raccolto le firme per una differente ma non troppo iniziativa: “Giacché nel quartiere vivono moltissime famiglie di fascia bassa che non  possono permettersi l’acquisto dei prodotti del Mercato della Terra, sarebbe opportuno dare loro  la possibilità di acquistare prodotti di qualità del territorio Lombardo che oggi i “farmer’s market” della Coldiretti sono in grado di offrire alla gente garantendo alta qualità al giusto prezzo: i prezzi in media sono inferiori del 30% rispetto a quelli rilevati per il nord Italia dal Ministero delle Politiche agricole”. Il Comitato di Quartiere 22 Marzo chiede quindi di realizzare l’evento nel Parco Formentano in collaborazione con la Coldiretti  Milano ogni sabato della seconda settimana del mese.Il Consiglio di zona è favorevole allo svolgimento di entrambi i mercati ma, in comune accordo con l’assessore e dopo un incontro tra Comune, Zona 4, operatori, le posizioni sono molto lontane.Probabilmente l’assessore ha però individuato la soluzione dichiarando che i mercati, che si vuole fortemente restino in zona 4, si faranno. Ma non si parta dal presupposto che debbano farsi forzatamente li perché ciò non è possibile. Con una deroga che non porta la firma dell’assessore, sino a fine anno il mercato di Slow Food rimarrà in Largo Marinai d’Italia. In futuro, come sarà anche per quello di Coldiretti, il mercato troverà una sua collocazione in un’altra area dove sarà anche possibile diventi permanente. (Marco Zio)