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SPORT E CULTURA ALLA PISCINA CAIMI


Presentato alla cittadinanza il nuovo ecoprogettoLa piscina Caimi è chiusa dal 2006 ma finalmente possiamo dire che la storica piscina di via Botta tornerà a splendere. Dopo anni di completo abbandono, dopo essere stata per un breve periodo luogo di happy hour e di ritrovo serale per studenti e coppiette e, infine, essere stata occupata a lungo dai ragazzi dei centri sociali – sgombrati in periodo pre-elettorale da De Corato – quella che è una delle poche piscine storiche scoperte milanesi tornerà a svolgere il ruolo di sport e svago che aveva ricoperto per anni.Il progetto di recupero è stato presentato alla città dall’assessore al Benessere e sport Chiara Bisconti  in una sala del  Teatro Franco Parenti che ne dividerà anche la gestione. Sarà infatti la Fondazione Parenti a effettuare i lavori di restauro e, a partire dal 2013 a gestire la piscina. I lavori sono già partiti, ed è stata fissata la convenzione con il Comune, che rimane proprietario dell’immobile, ma ne assegna la gestione per i prossimi 25 anni. La presentazione del progetto, per la cui applicazione verranno spesi circa 3,5 milioni di euro, è stata accolta con gioia dai milanesi. ma anche con proteste frutto di alcune perplessità da un sedicente comitato di quartiere.Gli aspetti accolti con maggior piacere hanno riguardato gli aspetti di ecosostenibilità che caratterizzeranno la piscina, la cui acqua verrà scaldata con l’energia solare e verrà trattata con l’ozono, trattamento che permetterà di utilizzare meno cloro. Il perimetro della piscina sarà ricco di verde, così come gli spazi interni. Verranno completamente rifatte la vasca, le tribune, gli spogliatoi e gli spazi comuni, che verranno riservati alla ristorazione e anche allo shopping. Non mancheranno poi un’area bambini, che avranno una loro vasca, un’altra per gli anziani, una libreria e una pedana solarium.Il progetto della piscina prevede non solo la ristrutturazione della vasca, nel rispetto della struttura architettonica, e la riapertura alla balneazione, ma anche la sua integrazione con i progetti culturali del Teatro Franco Parenti. Ne nascerà dunque un luogo che non sarà più soltanto un impianto sportivo, ma uno spazio da vivere nella sua interezza. “È importante ricordare che la Fondazione è pubblico-privata, partecipata dal Comune — ha sottolineato l’assessore Bisconti — . A noi del progetto è piaciuta l’idea di ridare al luogo plurifunzionalità. Centro balneare estivo, ma anche integrazioni con iniziative collaterali per giovani e anziani, legate al teatro e non”.Marco Zio