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A PROPOSITO DEGLI SFRATTI IN VIA SALOMONE di Luciana P. Pellegreffi


 E' stata depositata il 20 u.s. denuncia con referto medico, dell'ultima aggressione avvenuta in Salomone ad opera della criminalità presente che tra le altre cosucce procura alloggi dietro compenso; l'ultimo 1.500 €. Non contenti dell'inquilina, madre sola con 2 figli, le hanno dato lo "sfratto" entro alcuni giorni con incluse minacce di morte alla famiglia.Il clan gestisce come proprietari gli appartamenti di Aler in toto provvedendo anche agli "sfratti esecutivi". Sembra che alla signora sia stato consigliato da altri di cambiare casa quale utile rimedio alla situazione e certamente più rapido della sanatoria del quartiere. Non ci stupisce in quanto, in altri casi, è stato dato lo stesso suggerimento e realizzato con la mia famiglia in seguito all'aggressione del 2010 in cui è coinvolto lo stesso clan, che è rimasto in loco indisturbato e che il vizio non l'ha perso. E' questa l'etica e il senso di giustizia e legalità che perseguiamo? Tale prassi è la sconfitta di qualunque democrazia e legalità che la nostra città al contrario meriterebbe in quanto sposta le vittime e lascia indisturbati gli aggressori.Questa è solo l'ultimo evento del genere, da bravi vigliacchi gli obiettivi sono solitamente donne aggredite verbalmente, picchiate o intimidite in continuazione con vere e proprie operazioni si stalking, con lo scopo di farle lasciare l'appartamento occupato abusivamente o regolarmente affittato. Solitamente donne anziane o sole con figli, ma non disdegnano uomini con figli minori minacciando l'incolumità di questi ultimi. Auspichiamo, come comunicato il 21 u.s. che entro fine mese, si attivi la bonifica dalla criminalità in Salomone e il "tavolo multidisciplinare specifico per analizzare ogni singola situazione di abusivismo e trovale le più consone situazioni risolutive caso per caso" come richiesto da anni dal Comitato stesso, un alternativa il Comitato di Quartiere Salomone si chiamerà fuori dal Progetto di riqualificazione edilizia e sociale in quanto: - non vi è pari dignità e valore tra le parti coinvolte; - gli obiettivi della "Lettera d'intenti" firmata nel 2009 vincola tutti i firmatari al suo contenuto IN TOTO e al procedere del progetto su tutti i temi concordati; nello specifico: "S'identificano nel Programma, tra i punti strategici: sicurezza e contrasto dell'abusivismo"; - non vogliamo più essere "responsabili senza averne gli strumenti" dell'incolumità dei nostri inquilini e del degrado della legalità esistente. Il Progetto fu firmato, tra gli altri, da: Consiglio di Zona 4, Aler (che stanzia 13.5 milioni di Euro), Comitato di Quartiere Salomone, Sicet, Caritas, Parrocchia S. Galdino. Noi ci mettiamo la faccia e la nostra incolumità, altri ? Chi deve sa tutto da anni. Luciana P. Pellegreffi - Presidente Comitato di Quartiere Salomone