Marco Zio BLOG

LOTTIAMO INSIEME CONTRO L'OMOFOBIA


9 serate per Milano, con proiezione del film documentario "Due volte genitori", incontri e pubblici dibattiti.L'iniziativa di Agedo coinvolge tutte le zone della nostra città e ha l'appoggio di vari assessorati.I miei genitori mi conoscono veramente? Mio figlio è come io lo penso? Un'occasione per osservare da un punto di vista inedito le storie familiari, quando essere se stessi tocca le emozioni e fa cambiare. Insieme per offrire molteplici approfondimenti, dagli aspetti psicologici a quelli educativi, dai rapporti familiari ai diritti civili e alla lotta contro l’omofobia, sempre partendo dalle emozioni della vita vissuta.Il film-documentario "Due volte genitori" (prodotto da Agedo Onlus_Associazione genitori di omosessuali in seno al Progetto Daphne II “Family matters” della Commissione Europea) offre ampi spunti di riflessione in tal senso. Viene proiettato nel corso delle 9 serate previste in diverse zone di Milano, durante le quali ci sarà spazio anche per un dibattito pubblico con il regista e con le mamme e i papà di Agedo. L'iniziativa "9 zone contro l'omofobia", promossa da Agedo, si svolge in collaborazione con l’Assessorato all’Area metropolitana, Decentramento e municipalità, Servizi civici e l’Assessorato alle Politiche sociali e Cultura della Salute, e ha avuto il patrocinio dei Consigli di Zona 1,2,5,6,7,8,9, in collaborazione con CDZ 4 e con il riconoscimento dell'UNAR. Questo il calendario degli incontri: 17 aprile in Zona 6, al Teatro Barrio's; 19 aprile in Zona 5, al CAM Tibaldi; 26 aprile in Zona 7, al CAM Olmi; 3 maggio sarà in Zona 1, al CAM Garibaldi; 8 maggio in Zona 9, alla Biblioteca Dergano-Bovisa; 10 maggio in Zona 2, all'ex chiesetta Parco Trotter;13 maggio, alle 18.30, l'incontro si svolge alla Palazzina Liberty; insieme ad Anita Sonego, Daniela Benelli e Pierfrancesco Majorino, anche Margherita Graglia, autrice del libro "Omofobia. Strumenti di analisi e di intervento".15 maggio in zona 8 a Villa Scheibler; 17 maggio, Giornata Mondiale contro l'omofobia, in Zona 3 all'Auditorium Valvassori Peroni. Serata di chiusura: dopo il film, al dibattito parteciperanno gli autori del libro "Curare i gay? Oltre l'ideologia riparativa dell'omosessualità".SINOSSI BREVE. “Due volte genitori” entra nel cuore delle famiglie nel momento in cui fanno fronte alla scoperta dell’omosessualità di un figlio o una figlia. I genitori si misurano con il crollo delle loro aspettative e iniziano un percorso che li porta a comprendere e accettare non tanto e non solo l’omosessualità in quanto tale, quanto la loro stessa rinascita come genitori e persone, con un nuovo sguardo sul mondo. “Due volte genitori” è un documentario prodotto da Agedo Onlus nato in seno al progetto europeo Daphne “Family matters -sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche”. Capofila del progetto è stato il Dipartimento di Sociologia dell’Università del Piemonte Orientale (Dott.ssa Chiara Bertone, sociologa); consulenti alla realizzazione del film sono stati la Dott.ssa Lucia Bonuccelli, psicologa, e il Dott. Francesco Pivetta, formatore. Autore e regista è Claudio Cipelletti, già autore di “Nessuno Uguale – adolescenti e omosessualità” documentario prodotto dalla Provincia di Milano con Agedo e diffuso nelle scuole. “Due volte genitori” oltre a essere uscito in alcuni cinema è stato proiettato in centinaia di serate in tutta Italia con l’accompagnamento dei suoi protagonisti, e utilizzato in numerosi interventi nelle scuole superiori per affrontare da un punto di vista inedito il tema delle differenze di orientamento affettivo nelcontesto più ampio dei rapporti familiari. AGEDO è una associazione di genitori e famiglie accomunati da un evento che potrebbe verificarsi per qualunque genitore, insegnante, familiare: l’aver scoperto un giorno che il proprio figlio, la propria figlia, un proprio allievo, fratello, sorella, sono omosessuali. O meglio hanno una vita affettiva orientata verso persone del proprio sesso. Cosa comporta questa scoperta? Perchè questo argomento diventa di interesse generale e non riguarda solo una minoranza? Qual è il valore formativo che può avere il trattare questa esperienza nelle scuole con genitori e insegnanti? Certamente per la maggior parte dei genitori questa rivelazione continua ad essere fortemente problematica perché, culturalmente, nel quotidiano delle famiglie non c’è “spazio” per prendere in considerazione questa eventualità. Promuovere l’inclusione e non l’esclusione delle differenze può invece permettere di intraprendere un percorso basato non sull’accettazione passiva dell’altro, ma sull’arricchimento di sè per rivedere la propia lettura dell’altro, permettendo così la crescita della relazione. Il pecorso di questi genitori, raccontato nel film, è perciò il percorso di qualunque genitore nel momento in cui deve confrontare le proprie aspettative con la realtà dei figli, sempre inattesa, sempre differente. Nel momento in cui oggi ci si interroga sugli strumenti a disposizione degli educatori per affrontare l’integrazione delle differenze, il disagio giovanile e il bullismo, il documentario offre una possibilità inedita di riflettere sui percorsi educativi e del crescere, sia come figli che come genitori ed educatori. Lo fa attraverso la via delle emozioni e dell’empatia, ma senza perdere il rigore scientifico voluto dal progetto. Non si tratta di un’inchiesta basata su interviste, ma del racconto filmato dell’esperienza vissuta di famiglie e gruppi di genitori nell’arco di vari anni.Il film viene proposto nei cinema, in serate pubbliche organizzate da Agedo, ma anche inserito in percorsi di formazione e di aiuto psicologico, come ad esempio avviene con l’Istituto Minotauro di Milano, presieduto dal Professor Pietropolli Charmet, già consulente del documentario Agedo “Nessuno Uguale”.