Marco Zio BLOG

IL CONCORSO LETTERARIO DEL CENTRO CULTURALE ANTONIANUM di Giorgio Castellari


 Il Centro Culturale Antonianum ha bandito la 13° edizione del concorso letterario. Si è trattato di una scelta operata dal Consiglio Direttivo nel segno della continuità.Chiunque abbia dimestichezza con la galassia dei premi letterari in Italia ne conosce la sterminatezza, come del resto quella dei premi cinematografici.Ogni organizzazione culturale, ogni biblioteca, ogni piccolo centro sente la necessità di onorare qualche illustre concittadino organizzando un concorso letterario.La gran parte di queste iniziative non riesce, però, a trovare una tradizione e, nonostante le più lodevoli intenzioni, viene a cessare dopo poche se non un’unica edizione.Non mancano, poi, piccole case editrici che cercano di procurarsi clienti premiando i migliori e invogliando gli altri con un’offerta di pubblicazione a pagamento,soddisfacendo così le nascoste ambizioni letterarie di molti, dando così a tutti la possibilità di mostrare a parenti e amici una propria pubblicazione in occasione di feste o ritrovi famigliari. Sotto questi aspetti ritengo di poter affermaresenza paura di smentita l’assoluta serietà del premio bandito dal Centro Culturale Antonianum, (Poesia e Narrativa ndr) scevro da offerte commerciali interessate e di facile attrattiva. In questo mondo, poi, tredici edizioni non sono poche,ma rappresentano una piccola tradizione consolidata, un appuntamento annuale fisso per molti autori e lettori.Ci si potrebbe chiedere come mai un premio letterario.Nella prefazione al volume con le opere premiate s’ipotizza una società che possa fare a meno dei libri. Sotto quest’aspetto il premio sarebbe una specie di trincea, un baluardo contro una società ormai tutta volta a privilegiare gli aspetti economici e tecnologici. Condivido, senz’altro, quest’impostazione, anche se va fatta qualche precisazione a parte la suppostacontrapposizione tutta italiana fra cultura scientifica e umanistica, che andrebbe approfondita. Non so se si arriverà mai a una società di questo tipo, ma sicuramente non si arriverà mai a una che possa fare a meno dello scrivere. Forse non si userà più la carta ma solo strumenti digitali, come un tempo si è potuto fare a meno dei codici e degli amanuensi a favore della stampa, ma certamente non si potrà soffocare il desiderio di comunicare con gli altri, di trasmettere i propri pensieri, i propri ideali, i propri valori in una forma che non sia solamente orale, ma risponda a un’esigenza di maggiore riflessione. Sotto quest’aspetto il premio ha la funzione di incoraggiare potenziali scrittori a uscire dal loro isolamento, misurarsi con gli altri, accettando anche i verdetti negativi e deludenti in una prospettiva di miglioramento.Al termine di questa edizione si potrà stilare un bilancio, vedere se la platea degli scrittori sia eventualmente cambiata e quanto, se i modi, gli argomenti abbiano subito un’evoluzione, se le nuove tendenze letterarie abbiano fatto breccia o gli appassionati siano rimasti fedeli a un modo tradizionale di scrivere ed esprimere i propri sentimenti.Questi, però, saranno argomenti d’attualità fra qualche mese, per ora non ci resta che attendere le opere e poi cominciare, parlo per i membri della giuria e per l’indispensabile segreteria, a darsi da fare.Giorgio Castellari è il Presidente della giuria del Premio e Vicepresidente del CentroCulturale AntonianumINFO E BANDO http://www.centroculturaleantonianum.it/